Premio Afrodite, le vincitrici si tagliano i capelli per l'Iran: da Margherita Buy a Marion Cotillard

Monta l’onda di solidarietà con le donne iraniane, che da settimane protestano dopo la morte in conseguenza dell’arresto a Theran della 22enne curdo-iraniana Mahsa Amini

Al Premio Afrodite il taglio di capelli per l'Iran
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 17:34

Juliette Binoche, Marion Cotillard, Isabelle Adjani, Isabelle Huppert. E prima di loro Margherita Buy, Maria Chiara Giannetta, Aurora Giovinazzo, Ilenia Pastorelli, Liliana Fiorelli, Eugenia Costantini, Ludovica Martino, Noemi, Ilenia Pastorelli, Giulia Steigerwalt, Maria Sole Tognazzi e tante altre personalità di spicco del cinema e della tv italiana. Monta l’onda di solidarietà con le donne iraniane, che da settimane protestano dopo la morte in conseguenza dell’arresto a Theran della 22enne curdo-iraniana Mahsa Amini, e il taglio dei capelli – una ciocca, un ciuffo, a volontà – si trasforma nel simbolo di una protesta sempre più globale.

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E così, mentre il video del “taglio” delle attrici francesi diventa virale, anche dall’Italia arriva la solidarietà delle donne premiate alla 14° edizione del Premio Afrodite, consegnato lo scorso 2 ottobre nella suggestiva cornice del parco regionale Riviera di Ulisse.

Nato per celebrare personalità femminili del mondo della cultura e dello spettacolo, il premio – ideato nel 1996 e assegnato dall’Associazione Donne nell’Audiovisivo-Women in Film Italy - ha annunciato la solidarietà delle premiate a Mahsa Amini durante la cerimonia di consegna dei riconoscimenti condotta da Steve Della Casa e Liliana Fiorelli: le ciocche, che le attrici hanno tagliato sul palco, saranno inviate all’ambasciata dell’Iran, in segno di vicinanza alla ragazza e alle altre vittime delle proteste.

 

«Se capisci quello che sta succedendo in Iran, se leggi e ascolti quel che accade, ti senti impotente – ha detto Giannetta, 29 anni, premiata all’Afrodite e fra due settimane sul set della seconda stagione della fiction Blanca – e ti chiedi: ma io, praticamente, che posso fare? Un gesto come questo, il taglio di una ciocca, è piccolo ma bellissimo, se viene condiviso e ripetuto. L’unica cosa che possiamo fare è questa: usare la nostra capacità comunicativa per spingere le persone a informarsi. Sui miei social condividerò il video del nostro taglio di capelli ma anche i video postati dalle manifestanti iraniane, perché ho la fortuna di arrivare a più persone e cerco di usare questo vantaggio per informare la gente. Sensibilizzare: il cinema serve anche questo. La cultura deve battere l’ignoranza».

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