“Pipì, Pupù e Rosmarina", la favola cartoon con melomania

"Pipì, Pupù e Rosmarina"
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Giovedì 9 Novembre 2017, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 12:52
Bisogna entrare nel mondo dei bambini, quelli più piccoli, per capire quanto sono belle le favole semplici come quelle di “Pipì Pupù e Rosmarina” di Enzo D'Alò, presentata a Roma alla Casa del Cinema e in sala in circa
cento copie distribuite da Bolero dal 16 novembre. La trama non è certo complicata: hanno rubato le note musicali della partitura composta dal Mapà per il Grande Concerto di Ferragosto. Il Narratore, inseparabile voce amica (affidata a Giancarlo Giannini) dei tre piccoli ed avventurosi “Pipì Pupù e Rosmarina”, affida loro il delicato compito di scoprire il colpevole dello scellerato furto e di recuperare dunque la musica, senza la quale non potrà essere eseguito il tanto atteso concerto. E questo evocando tre opere classiche come “L'Italiana in Algerì” di Rossini, il “Don Quichotte” di Massenet e “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovsky.

Sarà proprio la rappresentazione di queste tre opere ad evitare quello che sarebbe un vero dramma per gli animali che abitano nel Bosco. Metterle potrebbe infatti risolvere tutto visto che nel mondo di fiaba di questi tre animaletti le note hanno vita propria e sono attirate dalla musica. Sulla loro strada anche ovviamente un cattivo upo/Mustafà/Tenebrone (voce di Francesco Pannofino). Prodotto da Aliante, Paul Thiltges Distribution, Millamages con un budget di 2,5 milioni di euro, il film ha le belle musiche originali di Daniele De Gregorio.
«Raccontare con il cinema di animazione è una grande sfida - dice il regista de La gabbianella e il Gatto - . Si possono comunicare con leggerezza e poesia, con sincerità e goliardia, messaggi universali e profondi che altrimenti non potrebbero essere facilmente accolti da un pubblico infantile. “Pipì, Pupù e Rosmarina” - continua D'Alò - , già noti al pubblico poiché protagonisti di una serie TV, appassionano da sempre i più piccoli con storie stralunate, picaresche e surreali, attraverso un sotto-testo che può comunicare loro una filosofia per minuscole grandi anime. Ho dunque pensato che fosse giunto il momento di trasferire sul grande schermo le loro storie con
un intreccio semplice che potesse essere seguito non solo, dai bambini più piccini».

Annalaura Cantone, autrice dei personaggi e ambientazione, ci tiene a sottolineare: «La mia filosofia non è quella di
rappresentare personaggi belli e perfetti, ma casomai simpatici. I bambini hanno bisogno di ideali non perfetti».
Infine, per il bravo Francesco Pannofino: «È davvero divertente fare il cattivo, anche se un pò alla buona, in questi film, perché , come si sa, il bambino vuole aver paura. Ma, va detto, che è anche molto faticoso interpretare questi
cattivi , perché sono tutti personaggi sopra le righe».
 
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