Festa del Cinema, Favino "british" in Promises. «Carriera all'estero? Sì, ma basta con l'italiano pizza e mandolino»

Festa del Cinema, Favino "british" in Promises. «Carriera all'estero? Sì, ma basta con l'italiano pizza e mandolino»
di Paolo Travisi
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Domenica 17 Ottobre 2021, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 15:57

Alla Festa del Cinema di Roma è il giorno di Johnny Depp. Fan in delirio e red carpet straripante di telecamere, ma oggi è anche il giorno di uno dei migliori talenti italiani del cinema, Pierfrancesco Favino, che ad ogni prova di recitazione supera se stesso. In Promises, dramma romantico diretto dalla scrittrice-regista Amanda Sthers, al fianco dell'attrice inglese Kelly Reilly e del francese Jean Reno, interpreta Alexander, un uomo di origini italiane tormentato da un passato traumatico e da un presente alla costante ricerca di felicità.

"Per centrare il personaggio e lavorare sul linguaggio mi è stato utile il mio percorso, da ragazzo per un periodo ho vissuto a Londra e questo mi ha aiutato molto" ha detto Favino parlando del suo inglese, che la regista ha definito perfetto, senza nascondere che per il ruolo da protagonista, all'inizio stava cercando un attore inglese. "Poi ho visto un film con Favino e ho detto è incredibile, non sapendo che il suo livello d'inglese fosse così alto e questo ha reso il personaggio molto potente e realistico.

Credo che sia tra i migliori attori al mondo, non solo in Italia" ha detto Amanda Sthers. "Promises è una storia sui rimpianti piuttosto che sulle promesse, sulle scelte, andare a destra o a sinistra. Ma nella vita non c'è mai una scelta del tutto giusta, l'importante è saper ridere nella vita, grazie alle amicizie e se riesci a farlo, allora la vita è un successo".

 

Tornando a Favino. "Il personaggio mi attraeva anche perché è stato raccontato da una donna, senza giudizio e senza uno sguardo materno, ma di comprensione. Alexander è un uomo che sta cercando se stesso, con una ferita interiore, un personaggio complesso ma vivo e contraddittorio e per un attore è un piacere interpretarlo" aggiunge Favino che dopo  tante esperienze sui set internazionali, basti ricordare Ron Howard, per il quale ha recitato due volte, in Angeli e Demoni e Rush o World War Z al fianco di Brad Pitt, accetterebbe volentieri di allargare la sua carriera fuori dall'Italia.

"Raramente capita di interpretare un italiano senza che sia un clichè, per questo cerco di non accettare ruoli da pizza e mandolino, in quanto abbiamo il dovere di proteggere la nostra modernità. Se rimaniamo ancorati all'italiano degli Anni CInquanta, che ha fatto la nostra fortuna nel mondo, ma non aderisce più a ciò che siamo oggi. Io voglio guardare al futuro, per cui se capiterà questa opportunità, vorrei che fosse fatto con rispetto".

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