Nei panni di Jo, Meg, Amy e Beth si sono cimentate famose attrici: nel 1933 Katharine Hepburn, nel 1949 Elizabeth Taylor, nel 1994 Winona Ryder e Susan Sarandon, e ora si aggiunge Maya Hawke, la figlia diciannovenne di Uma Thurman, che a breve impersonerà la coraggiosa Jo nella nuova produzione della Pbs americana. «Piccole donne è il primo libro che ho letto», ha dichiarato in un'intervista la giovane attrice, e «Jo - ha aggiunto - è uno dei miei personaggi preferiti. L'archetipo femminista che ammiro di più». Con lei nel cast anche la “Signora in giallo” Angela Lansbury che impersona la bisbetica zia March, Emily Watson (mamma March) e Michael Gambon (nonno Laurence).
Ambientato in America ai tempi della guerra di secessione, il libro autobiografico che racconta le vicende delle sorelle March ha appassionato e accompagnato tante generazioni di donne.
L'autrice Louisa May Alcott, sostenitrice del suffragio universale esteso alle donne, scrittrice per ragazzi, ha avuto il merito di creare un romanzo dal forte substrato femminista. Le quattro protagoniste di “Piccole donne”, ognuna a suo modo, perseguono la propria realizzazione, chi scrivendo, chi suonando, dipingendo o aiutando l'economia familiare. Nata in quella che oggi è Philadelphia, Louisa May Alcott era figlia di un noto filosofo trascendentalista e di una madre suffragetta impegnata nel sociale. Come la protagonista del suo libro, la Alcott comincia a scrivere per bisogno, la famiglia infatti vive traversie economiche e la giovane Louisa, seconda di quattro figlie, inizia a pubblicare a pagamento brevi racconti su riviste e quotidiani. “Piccole donne” prende spunto dalla realtà della sua famiglia, composta appunto da quattro figlie femmine che vivono, con padre e madre, in un cottage a Concord nel Massachussetts. Il romanzo è considerato tra le 100 opere fondamentali della cultura americana.
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