Patrick Swayze oggi avrebbe 70 anni. La vita, i film e il remake di “Road House"

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Giovedì 18 Agosto 2022, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 15:24

di Leonardo Jattarelli

Oggi avrebbe compiuto 70 anni Patrick Swayze, l’interprete straordinario di film cult come “Ghost”, “Dirty Dancing”, “I ragazzi della 56ma strada”, scomparso nel 2009 a soli 57 anni. E noi vogliamo omaggiarlo con una notizia che, in qualche modo, lo terrà ancora nel ricordo sul grande schermo: Jake Gyllenhaal infatti sarà il protagonista di “Road House”, una rivisitazione del film interpretato da Patrick Swayze, “Il duro del Road House”, targata Prime Video. Doug Liman dirigerà il nuovo film a partire da una sceneggiatura scritta da Anthony Bagarozzi e Charles Mondry. 

I settanta anni della nascita di un divo come Patrick Swayze partono da Houston, Texas, dove nacque il 18 agosto del 1952 da Patsy Yvonne Helen e Jesse Wayne Swayze. Sua madre era coreografa e proprietaria di una scuola di danza a Houston, dove Patrick iniziò a studiare danza classica, mostrando subito eccellenti qualità come ballerino. Ha conseguito la laurea alla Waltrip High School di Houston, e ha frequentato la San Jacinto College di Pasadena, Texas. Sposò l’attrice e ballerina Lisa Niemi, il 12 giugno del 1975, che aveva conosciuto quando aveva 15 anni presso la scuola di danza di sua madre. La sua formazione di danza di New York City, incluse anche la Scuola di Ballo Harkness e la Joffrey Ballet School. La sua prima esperienza professionale come ballerino fu quella come principe azzurro in “Disney on Parade” dopo un periodo di lavoro come Danny Zuko nella produzione originale di Broadway di “Grease”. Nel 1977 le condizioni del suo ginocchio, infortunato durante gli anni del college, peggiorarono per l’aggravamento delle lesioni ai tendini e ai legamenti, e per un’infezione da stafilococco che mise l’arto a forte rischio di amputazione. 

La carriera di Patrick Swayze


Swayze in seguito si riprese grazie a quattro operazioni e, proprio in quel periodo, decise di intraprendere seriamente la carriera di attore. Fece il suo debutto cinematografico nel 1979 con un piccolo ruolo in “Skatetown, U.S.A” Successivamente apparve in un episodio della serie televisiva M*A*S*H. Nel 1983 entrò a far parte del cast del telefilm “La banda dei sette”, e nello stesso anno, ottenne una grande opportunità quando fu chiamato a recitare da Francis Ford Coppola ne “I ragazzi della 56ª strada”. Nello stesso anno partecipò come comparsa nel film “Staying Alive” e recitò al fianco di Gene Hackman in “Fratelli nella notte”, mentre nel 1984 recitò nell’avventuroso Alba rossa di John Milius. La vera popolarità presso il grande pubblico giunse grazie al ruolo dell’eroe romantico Orry Main nella miniserie televisiva “North and South”, ambientata durante la guerra di secessione americana. Nel 1987 ottenne un ruolo affine alla sua passione per la danza, quello dell’istruttore di ballo Johnny Castle nel film “Dirty Dancing - Balli proibiti”. Il film ottenne uno strepitoso successo internazionale, incassando oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo e consacrando l’attore come un idolo. 

La candidatura al Golden Globe

Swayze ottenne una candidatura al Golden Globe e contribuì anche alla colonna sonora del film, cantando il brano She’s Like the Wind. Dopo il successo planetario di Dirty Dancing - Balli proibiti, Swayze si cimentò in ruoli diversi nei film Alba d’acciaio, Vendetta trasversale e Il duro del Road House. Nel 1990 recitò nella pellicola romantica “Ghost - Fantasma”, con Demi Moore. Il film si rivelò un altro successo internazionale. L’anno seguente bissò questo successo con l’action-thriller, “Point Break - Punto di rottura”, dove interpretò Bodhi, un disincantato surfista che si guadagna da vivere rapinando banche. Durante gli anni Novanta la sua carriera proseguì con ruoli inediti e scelte anticonformisti, come quello del medico alle prese con la conversione spirituale ne “La città della gioia” di Roland Joffé, il cowboy Pecos Bill in “Pecos Bill - Una leggenda per amico” nel 1995, la drag queen Vida Boheme nel film “A Wong Foo, grazie di tutto!” Julie Newmar. Dopo il film d’azione Black Dog nel 1998, recitò in “Letters from a Killer”, sul cui set si ferì gravemente.

Dopo due anni di inattività, nel 2000 riprese in mano la propria carriera recitando al fianco di Melanie Griffith in “Vite nascoste”, e successivamente prendendo parte a pellicole di minore impatto commerciale come “The Dragon”, “Amici di... letti” e “Ore 11:14 - Destino fatale”. Nel 2001 interpretò un predicatore motivazionale segretamente pedofilo nel film culto Donnie Darko, mentre nel 2004 apparve in Dirty Dancing 2, una sorta di sequel del Dirty Dancing - Balli proibiti. Nel 2005 prese parte alla commedia La famiglia omicidi, dove recitò al fianco di Rowan Atkinson e al film televisivo Icon - Sfida al potere. Il 27 luglio del 2006 fece il suo debutto al Teatro del West End nel musical Guys and Dolls, interpretando Nathan Detroit fino al 25 novembre dello stesso anno. A fine gennaio del 2008, fu diagnosticato a Swayze un cancro del pancreas, che lo costrinse a sottoporsi a immediati trattamenti di chemioterapia. Swayze morì il 14 settembre 2009 all’età di 57 anni, venti mesi dopo la conferma della diagnosi.

Ecco di seguito i suoi film più celebri

I RAGAZZI DELLA 56ª STRADA (1983)
Il suo primo film internazionale, diretto da Francis Ford Coppola. Gli “Outsiders” del titolo generale erano i ragazzi ribelli, gli scarti della società di Tulsa, Oklahoma, a metà degli anni ’60. Sapevano però prendersi cura gli uni degli altri, perché non avevano altro. Il film vedeva insieme tante future star ancora adolescenti: Tom Cruise, Rob Lowe, Matt Dillon, Ralph Macchio, Emilio Estevez e C. Thomas Howell. Nella storia di formazione che vede la lotta tra la banda working class dei Greasers e i ricchi Socials, Patrick Swayze, una decina di anni più grande, ha il ruolo più maturo e particolarmente intenso del fratello maggiore Darry.

DIRTY DANCING (1987)
Film di formazione anche questa volta, ma “per ragazze”. Qui si impara a ballare e ad amare. La godibilità della storia e la perfetta chimica tra i protagonisti, oltre alla loro orgogliosa presa di coscienza sui valori che contano, lo rendono una delle commedie romantiche per eccellenza degli anni ’80, ambientato negli anni ’60. Patrick è Johnny Castle, l’istruttore di ballo pieno di conflitti protagonista del film. La colonna sonora invece è a cavallo tra i due decenni e accompagna impeccabile tutta la gamma di emozioni del film, dall’euforia alla malinconia, resa perfettamente dalla voce dello stesso Patrick Swayze nel brano firmato da lui, “She’s Like the Wind” che ha poi vinto l’Oscar per la migliore canzone originale.

GHOST (1990)
Ancora una scena cult della storia del cinema romantico che vede protagonista Patick Swayze: quella del tornio con Demi Moore. Erano entrambi giovani e belli. “Ghost” è commedia, thriller, fantasy, mistero con una certa angoscia di sottofondo. Anche grazie alla sensitiva truffatrice Oda Mae Brown, una pazzesca, adorabile Whoopi Goldberg, che ha vinto l’Oscar, il Golden Globe e il BAFTA come migliore attrice non protagonista.

POINT BREAK (1991)
Per Swayze, il surfista e criminale Bodhi è un personaggio borderline. Risalta la sua anarchia accanto al precisino Johnny, l’agente infiltrato interpretato da Keanu Reeves, con cui comunque nascerà una fratellanza. Celebri le sequenze della rapina in banca con le maschere dei presidenti  americani. Imparando a surfare per il film, Patrick Swayze si è rotto quattro costole. Non era la prima e non sarebbe stata l’ultima volta: evidentemente anche lui cercava continuamente valvole di sfogo, proprio come il suo Bodhi.

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