E' Paola Cortellesi la Befana "super eroina" che vien di notte

Stefano Fresi e Paola Cortellesi
di Paolo Travisi
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Mercoledì 19 Dicembre 2018, 21:28
Paola Cortellesi nei panni della Befana. Una favola moderna, quella raccontata da Michele Soavi nel film “La befana vien di notte” (in uscita 27 dicembre), in cui l’attrice romana di giorno interpreta una maestra di scuola elementare e, allo scoccare della mezzanotte, si trasforma nella Befana.

Ma questa anziana signora, originaria di Palestrina, comune alle porte di Roma, che da 500 anni porta i regali a tutti i bambini deve vedersela con il cattivo di turno, Mr Johnny, interpretato da Stefano Fresi, che vuole uccidere la Befana, e prendere il suo posto nel cuore dei piccoli“.

Per essere Befana, non ho studiato molto, perché "ce l’ho dentro” dice col sorriso Paola Cortellesi alla presentazione del film “è una specie di supereroina, come lo sono tutte le donne, perché riescono a fare tutto. Il personaggio è molto bello perché è un doppio ruolo, non solo Befana ma anche una maestra che insegna ai bambini come ci si comporta in società, e che in squadra si vince sempre” sottolinea l’attrice.
 


Stefano Fresi invece, veste i panni di un villain, divenuto tale perché da bambino non ha ricevuto i regali dalla Befana, ed è cresciuto odiandola. Da adulto si è trasformato in Mr Johnny, un mefistofelico produttore di giocattoli, che vuole ammaliare i bambini con l’uso della forza. “Io ho sempre amato la calza e l’ho svuotata sempre nei primi cinque minuti”, scherza Fresi “ma fare il cattivo da fumetto è stato molto divertente anche se voler male alla Cortellesi è la cosa più difficile da fingere. Poi nel film canto e ballo, a causa di Soavi, che non a caso ama l’horror”.
"Mi hanno detto un film così lo può fare solo tu ed io sono stato subito felice, perché ci si nutre poco di film del genere, la mia passione vera” ha aggiunto il regista Soavi, che in passato ha frequentato sia al cinema che in tv, horror e fantasy.
 
 


Per diventare Befana è stato necessario un grande lavoro di make-up “quasi 5 ore di trucco, ma la maschera è bellissima, perché asseconda tutte le espressioni del viso” dice la protagonista, entusiasta del progetto. “La cosa che mi piace di più è alimentare il sogno dei bambini. Sarebbe bello se questo film diventasse un classico dell’infanzia per le nuove generazioni”. 

Anche per Fresi, che non rinuncia alle battute,  la trasformazione è stata impegnativa: “è stato difficile, ma venendo dalla danza, ho ballato davvero con Don Lurio, mi ha aiutato molto”.
Attrice, mamma ed ora Befana, difficile per la Cortellesi giustificarsi con sua figlia. “Mentre giravamo le ho fatto vedere il trucco per non spaventarla, lei sa che faccio l’attrice e quindi sa che interpreto per finta un personaggio realmente esistente. Però mi ha chiesto se la vera Befana ha visto il film”.
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