Coppola riunisce il cast del Padrino 45 anni dopo

Coppola riunisce il cast del Padrino 45 anni dopo
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Lunedì 1 Maggio 2017, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 20:51
Gran finale al Tribeca Film festival, la rassegna newyorchese diretta da Robert De Niro, con il cast de Il padrino (quasi) al completo, 45 anni dopo l'uscita di uno dei film più celebrati della storia del cinema. «Senza Francis Ford Coppola cosa sarei io oggi?», ha detto Al Pacino, ricordando come la Paramount cercò dapprima di dare ad altri, piuttosto che a lui, attore agli esordi, il ruolo di Michael Corleone. Un personaggio che fruttò all'attore di Serpico due nomination per l'Oscar. Anche arruolare Marlon Brando per il ruolo centrale di don Vito, il padrino appunto, non fu affatto facile. Ci furono manager che cercarono di impedirlo, asserendo che la scelta non sarebbe stata «commercialmente valida». Alla fine fu lo stesso Coppola a insistere per fare un provino non vincolante all'attore, con una sorta di assicurazione da un milione di dollari per evitare eventuali guai durante le riprese. Il film ebbe una storia travagliata anche in seguito: vi fu chi alla Paramount, ha ricordato lo stesso Coppola, cercò di licenziare lo stesso regista. «Era tutto surreale - ha ricordato Al Pacino alla folla riunita nel Radio City Music Hall - ci dicevamo: cosa stiamo facendo? Siamo finiti, questo è il peggior film mai girato».

Il successo, in seguito fu straordinario: tre premi Oscar, dieci nomination. E la Paramount che si risollevò dal disastro economico. Non ci furono intoppi per i sequel, prima nel 1974 e poi nel 1990. «Oggi un progetto del genere sarebbe impossibile, non arriverei nemmeno a proporlo a un produttore», ha detto Coppola. Il primo Godfather costò 5,5 milioni, il secondo tra 11 e 12. «Nessuno vuole correre rischi». Sarebbe impossibile arrivare alla fatidica luce verde senza un progetto che preveda «almeno una intera serie, o un film tratto da un fumetto della Marvel». Eppure, che meraviglia. Diane Keaton ha detto una volta di avere rivisto il film trent'anni dopo: «Non riuscivo a crederci, ero senza parole».
R.D.P.