Nina Simone, gli eredi contro il biopic con Zoe Saldana: «Troppe bugie»

Zoe Saldana e Nina Simone
di Giacomo Perra
2 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Marzo 2016, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 09:39
È sicuramente uno dei più attesi ma, da un bel po’ di tempo, il biopic di prossima uscita su Nina Simone è decisamente anche uno dei film più chiacchierati degli ultimi anni. Tutta colpe delle polemiche incentratesi sulla figura (e soprattutto sulla pelle) della sua protagonista: Zoe Saldana.
 
Trentasette anni, sposata con l’artista italiano Marco Perego, da cui ha avuto due gemelli, e famosa specialmente per le sue partecipazione ai blockbuster Avatar e Guardiani della Galassia, fin dalla sua scrittura per l’importantissimo ruolo, datata agosto 2012, l’attrice statunitense è diventata infatti l’oggetto privilegiato dei feroci strali di molti fan della Simone, che non le perdonano la presunta inadeguatezza alla parte e sottolineano come la sua cute sia troppo bianca (o, se volete, troppo poco nera) per poterle permettere di dare volto alla grande interprete jazz americana morta nel 2003.
 
Alle insistenti accuse (tra cui vanno annoverate anche quelle di essersi sottoposta ad un trattamento per scurirsi la pelle), poche ore fa, la Saldana ha deciso di rispondere da par suo con un tweet con tanto di riferimento a una nota citazione della Simone: “Ti dirò quanto è importante la libertà per me - Nessuna paura”.  Mai l’avesse fatto. Al post gli eredi della musicista e attivista per i diritti civili hanno subito replicato con un pepatissimo “cinguettio” in cui l’attrice è stata "gentilmente" e letteralmente invitata a togliersi il nome della illustre congiunta dalla bocca per il resto della vita.
 
Più tardi, però, Lisa Simone Kelly, figlia della mitica Nina, ha cercato di correggere un po' il tiro, spostando l’obiettivo delle sue critiche dalla “povera” Saldana al film in generale, da cui tutta la famiglia ha preso le distanze: “Lei ha dato il meglio per questo progetto, ma sfortunatamente viene attaccata quando non è di certo responsabile dell'aver scritto la storia e le sue bugie - ha spiegato in un'intervista a Time -. Ci sono molte attrici di colore che potrebbero interpretare mia madre in modo più adeguato, portandola sullo schermo ma con la giusta sceneggiatura, con la giusta squadra ed una volontà di rispettare la verità del percorso di mia madre. E questo film, secondo me, non fa niente di tutto questo”.
 
Scritto e diretto da Cynthia Mort e in distribuzione, esclusivamente, anche a causa delle polemiche, on demand, a partire dal 22 aprile, Nina - questo il titolo della pellicola - racconterà l’esistenza pubblica e privata della Simone senza risparmio di (crudi) dettagli. Un particolare che evidentemente non ha fatto piacere alla sua famiglia.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA