Morgan Freeman e Willy Pfister
raccontano Transcendence

Morgan Freeman e Willy Pfister raccontano Transcendence
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Martedì 15 Aprile 2014, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 18:33
L’Intelligenza Artificiale rappresenta una minaccia per il modo in cui viviamo oggi? Forse non ancora, ma cosa succederebbe se la portassimo a un livello pi avanzato, se ai computer fosse data la capacit non solo di pensare, ma di “provare emozioni”?



È il soggetto di “Transcendence”, esordio alla regia del premio Oscar per la fotografia Wally Pfister, protagonisti Johnny Depp, Rebecca Hall, Paul Bettany e Morgan Freeman, in uscita nelle sale italiane. Tre candidature e un premio Oscar per i film girati con Christopher Nolan dai tempi di Memento, 1999, fino a Inception e Il cavaliere oscuro, Pfister aspettava da tempo la storia giusta per esordire nella regia. Per il suo primo film, scritto da Jack Paglen, ha svolto numerose ricerche consultando tra gli altri Jose Carmena e Michel Maharbiz, docenti di ingegneria elettronica e neuroscienze alla University of California, e Christof Koch, dell’Allen Institute for Brain Science di Seattle. La trama: il Dr. Will Caster (Johnny Depp) è il più importante ricercatore nel settore dell’Intelligenza Artificiale, impegnato nella creazione di una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva del sapere universale con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti l’hanno reso famoso, ma lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di estremisti anti-tecnologia, pronti a tutto pur di fermarlo. Così nel tentativo di distruggere Will, gli estremisti diventano involontariamente i catalizzatori del suo successo, poiché lo rendono partecipe della sua stessa trascendenza. Per sua moglie Evelyn (Rebecca Hall) e il suo miglior amico Max Waters (Paul Bettany), che collaborano entrambi alle sue ricerche, il problema non è se possono andare avanti… ma se è giusto farlo. Le loro peggiori paure diventano realtà quando la sete di conoscenza di Will si evolve in una inarrestabile ricerca di potere, apparentemente senza fine. L’unica cosa che hanno terribilmente chiara è che non hanno alcun modo di fermarlo.
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