Molestie, il re dell'animazione John Lasseter lascia Disney e Pixar

John Lasseter
2 Minuti di Lettura
Sabato 9 Giugno 2018, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 17:10
Il movimento #metoo fa un’altra vittima illustre nel mondo dello spettacolo: il re dell’animazione cinematografica John Lasseter, co-fondatore di Pixar Animation Studios e a capo della Disney Animation. A fine anno dovrà lasciare tutti i suoi incarichi in seguito alle accuse di molestie sessuali, dopo aver riconosciuto di aver compiuto «passi falsi» nei comportamenti con alcuni membri del suo staff.

Insieme ad Harvey Weinstein è la personalità di Hollywood più in vista ad essere travolta da una bufera che sembra inarrestabile. Il caso Lasseter risale a qualche mese fa, quando arrivarono le prime denunce: alla fine era stato messo in aspettativa, anche se lui aveva parlato di «semestre sabbatico», in attesa delle indagini interne per accertare i fatti. Ora l’annuncio fatto dalla Disney e dal suo numero uno Robert Iger: la mente geniale e creativa dietro a successi straordinari come "Toys Story", "Cars" e "Frozen" dovrà farsi da parte a fine dicembre, mantenendo nel frattempo un ruolo di consulente. «Lasseter ha reinventato il mondo dell’animazione, assumendo incredibili rischi e sperimentando nuove originali storie che dureranno per sempre», ha sottolineato Iger, lodando lo spirito estremamente innovatore del cofondatore di Pixar.

Lasseter, 61 anni, personaggio bizzarro e istrionico che ama descriversi come Peter Pan, da sempre è noto per il suo carattere allegro e goliardico, e soprattutto per i suoi lunghi abbracci a dipendenti, collaboratori, fan e anche reporter. Gesti che per qualcuno però sarebbero andati ben oltre quelle che possono essere considerate delle normali dimostrazioni di affetto. Di qui l’accusa di molestie.

Anche perchè Lasseter, spesso sotto l’effetto dell’alcol, si sarebbe spesso lasciato andare anche a commenti di tipo sessista durante eventi o riunioni di lavoro. Non sono quindi servite le sue scuse, rivolte «a chiunque avesse ricevuto un abbraccio indesiderato» o «qualsiasi altro gesto ritenuto scomodo o irrispettoso».

Ora - secondo indiscrezioni - il suo posto dovrebbe essere preso alla Disney Animation da Jennifer Lee, direttrice di "Frozen", e alla Pixar Animation da Pete Docter. Ma entrambe le società hanno una panchina lunga di possibili sostituti, per cui molti altri nomi sono emersi nelle ultime ore, a partire da quelli di Brad Bird, Andrew Stanton e Byron Howard, rispettivamente le menti dietro a successi come "Gli Incredibili", "Alla ricerca di Nemo" e "Zootopia". Non escluso che Disney peschi anche dalla 21st century Fox che spera presto di acquisire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA