Maria Callas torna all'Opera e si racconta nel film di Tom Volf

Maria Callas in scena
di Gloria Satta
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Sabato 7 Aprile 2018, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 11:07
Maria Callas torna all’Opera in trionfo. Lunedi 9 aprile il Teatro Costanzi ospiterà l’esclusiva anteprima a inviti di “Maria Callas”, il magnifico film-documentario diretto dal regista Tom Volf in cui la più grande cantante lirica della storia parla in prima persona attraverso interviste inedite, documenti, lettere intime, fotografie mai pubblicate, registrazioni private in super8, rari filmati d’archivio.

I FISCHI. Proprio all’Opera nel 1958 la Divina venne fischiata perché, rimasta senza voce a causa di una tracheite, si rifiutò di cantare il secondo atto della “Norma” di Vincenzo Bellini. In platea, con tutto il jet set, c’era anche il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e lo scandalo fu grande: Maria, in lacrime nel suo camerino mentre il pubblico la contestava vivacemente, scrisse un biglietto di scuse utilizzando la matita del trucco.




AMORE DISPERATO. Anche questo episodio, che fa parte del mito, viene ricordato nel film di Tom Volf che verrà distribuito nelle sale da Lucky Red il 16 aprile (dopo essere stato applaudito alla Festa di Roma). Dentro c’è tutto il mondo pubblico e privato della Callas, la sua lotta quotidiana per mantenere l’equilibrio tra l’artista acclamata in tutto il mondo e la donna con le sue fragilità, le sue paure, il dolore che l’accompagnò sempre, fino alla morte avvenuta a Parigi nel 1977, quando aveva solo 53 anni ed era stata consumata dalla storia d’amore disperata con l’armatore Aristotele Onassis che, pur amando lei, aveva sposato Jacqueline Kennedy. “Avrei voluto una famiglia e dei figli, invece sono diventata la Callas”, dice a un certo punto la Divina, e in questa frase c’è la chiave per capire la sua leggenda, il suo tormento, il suo destino.

IL REGISTA. “Per tre anni ho viaggiato in ogni angolo del mondo per scovare materiali d’archivio straordinari in grado di raccontare la Callas al di là dell’iconografia ufficiale e soprattutto con le sue stesse parole”, spiega Volf, francese di nascita e americano di adozione, 32 anni e nessun sospetto di essere un melomane: “Mi sono innamorato della lirica soltanto cinque anni fa, assistendo ad un’opera al Metropolitan di New York e, quando poi ho cercato le incisioni di Maria, sono rimasto stregato da lei al punto di dedicarle cinque anni della mia vita”. Risultato: il film è un ritratto sincero, inaspettato e umanissimo della più grande cantante lirica di tutti i tempi, greca di nascita ma di fama internazionale, che si racconta in prima persona.

I CONTENUTI. Nel film scopriamo le lettere d’amore di Maria al primo marito Meneghini, le lettere alla sua insegnante di canto, l’unica lettera d’amore scritta a Onassis pochi mesi prima della loro separazione, un film del 1970 che si considerava perduto ma ci rivela una donna fragile, devastata dalla rottura con Onassis. E poi interviste per le tv di tutti i Paesi in cui la cantante si apre in modo sorprendente, i filmini in super8 che documentano la sua quotidianità (straordinario quello che la ritrae a bordo del panfilo Christina proprio con Onassis durante la crociera “galeotta” che li fece innamorare), gli incontri con la famiglia reale di Monaco,  con Georges Pretre, con Franco Zeffirelli (che nel 2002 le dedicherà il film “Callas Forever” con Fanny Ardant), un raro documento della Bbc in cui Maria è insieme al padre, foto della sua infanzia in Grecia e dei suoi incontri con Visconti, Pasolini, Chrchill, Delon, Saint Laurent, Kennedy, Liz Taylor…

FAN IN DELIRIO. Il film di Volf racconta una grande storia in cui la donna e l’artista idolatrata in tutto il mondo (si vedono i fan che dormono all’addiaccio prima dei suoi concerti, i paparazzi scatenati, le folle assiepate al suo passaggio) cercò senza sosta di “fare pace” con la donna che reclamava amore, silenzio, privacy.

ZEFFIRELLI. Volf racconta di aver ricevuto un grande aiuto da Franco Zeffirelli, amico carissimo della Callas. “Mi ha accolto in casa sua e raccontato tanti aneddoti”, dice e, a propisito del nuovo biopic che si prospetta in America interpretato da Naomi Rapace, spiega: “La personalità fuori dal comune della grande cantante può insegnarci ancora tante cose: la ricerca della perfezione, la sincerità assoluta e dolorosa dei sentimenti”. Lui, intanto, ha cercato di riconciliare Maria e la Callas. E non c’è bisogno di essere melomani per trovare il suo film imperdibile.
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