Lena Headey, da “300” a “Il trono di spade”: «Io, regina cattiva»

Lena Headey
di Gloria Satta
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Sabato 19 Luglio 2014, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 19:19
Salvata da due regine. Qualche anno fa l’attrice inglese Lena Headey era disoccupata e rischiava di dormire in automobile quando la sorte le ha regalato due personaggi kolossal e con loro il successo mondiale : Gorgo, sovrana di Sparta in ”300”, la saga cinematografica ispirata ai fumetti di Frank Miller, e la regina dei Sette Regni Censei Lennister, crudele e incestuosa, nella serie-cult ”Trono di spade” la cui quarta stagione è andata in onda ad aprile su Sky Atlantic HD.



A furor di pubblico è in lavorazione il quinto ciclo, sempre ispirato ai best seller fantasy di George R. R. Martin. Alcune scene saranno ambientate per la prima volta in Europa, per la precisione in Spagna, e dietro la cinepresa si alterneranno quattro nuovi registi (Michael Slovis, Mark Mylod, Jeremy Podeswa, Michael Sapochnick) più il ”veterano” David Nutter.



L’attesa è grande, i fan di tutto il mondo vogliono sapere cosa combineranno i Lannister, la Vipera Rossa di Dorne, i White Walkers e gli altri abitanti del continente Westeros dove le stagioni durano anni e solo la brama di potere è eterna. Intanto parla Lena Headey, uno dei pilastri della serie, appena nominata agli Emmy proprio per il ruolo di Cersei.



«Non so perché abbiano pensato a me, comunque mi sono molto divertita a interpretare nello spazio di poche stagioni due regine combattive e molto popolari», racconta l’attrice all’Ischia Global Fest dove ha ricevuto un premio alla carriera. «Ogni volta che mi arriva una nuova sceneggiatura, corro a leggere se il mio personaggio sopravvive o viene fatto fuori: sono curiosa di scoprire cosa gli sceneggiatori si sono inventati».



FANTASY

Capelli corti e fisico asciutto, tra un bagno al mare e una serata di gala, affiancata da Sullivan Stapleton (il Temistocle di ”300”), l’attrice quarantenne si racconta.

Come si fa a interpretare una donna amorale, assetata di potere e senza scrupoli come Censei, che tra l’altro ha avuto tre figli dal fratello gemello? «Ci vuole tanta immaginazione e il coraggio di far emergere la parte più oscura di te, quella socialmente inaccettabile», risponde Lena con un sorriso. «Adoro investire le mie energie nei personaggi efferati. È vero, i buoni ruoli femminili scarseggiano. Anche se le cose stanno lentamente cambiando e le attrici conquistano sempre più potere nel cinema, i maschi faranno sempre la parte del leone».



LA SAGA

Secondo Headey, il successo planetario di ”Trono di spade” «sta nel fatto che la saga affronta temi universali come l’amore, la perdita, il dolore, l’amicizia, la famiglia che erano già alla base dei romanzi. Chiunque può identificarsi nelle vicende di questa serie che racconta un mondo intricatissimo in chiave fantasy».



L’atmosfera dark di ”Trono di spade” si addice a Lena. «Sono attratta dalle storie oscure e inquietanti», racconta. «Una commedia la interpreterei pure, ma solo se fosse intelligente e trasgressiva come quelle di Almodòvar. Magari con Javier Bardèm come partner. Ma niente gag o battute, non fanno per me... Quando non lavoro divoro copioni su copioni cercando bei ruoli, mentre i libri si ammucchiano sul comodino. E spero di debuttare presto nella regia con un film dark che ho scritto: sto cercando i finanziamenti, spero che il successo di 300 e Trono di spade mi aiuti a trovarli».



Ischia benedice un altro debutto: quello di Lindsay Lohan che, dopo tante intemperanze, disintossicazioni e guai giudiziari, ricomincia dal teatro. L’attrice 28enne rappresenterà a Londra, il 24 settembre,



”Speed to plow”, ritratto satirico di Hollywood firmato da Mamet, nel ruolo che era stato di Madonna. Scesa dallo yacht di un amico, i capelli tinti di rosso, al Global Fest la Lohan viene abbracciata dal regista premio Oscar Paul Haggis. «Grazie per il sostegno», sussurra, «sto meglio, ho voglia di riprendere in mano la mia vita e questa volta ce la farò».
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