“Teneramente folle”: tutti pazzi per papà. Anche perché il vero matto è lui

“Teneramente folle”: tutti pazzi per papà. Anche perché il vero matto è lui
di Fabio Ferzetti
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Giovedì 18 Giugno 2015, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 18:55
Cameron Forbes detto Cam è il miglior padre del mondo, ma nessuno se ne accorge. Ovvio: soffre di disturbo bipolare e alterna momenti di irresistibile entusiasmo a scatti di ira cieca. A una delle sue due figlie serve un vestito da flamenco? Lui sta tutta la notte alla macchina da cucire, ma alla fine riesce a farglielo. Nel frattempo magari scaraventa la stoffa giù dalla finestra, ma poi va a recuperarla sull’albero. I bipolari conoscono i loro difetti e possono essere molto pazienti con se stessi. Il problema, come dire, sono gli altri.



Chi è disposto ad accettare un padre che discende da una famiglia ricchissima ma non ha un soldo, non ha un lavoro, esce in giacca e mutande, si rende ridicolo se non sospetto coi vicini a forza di gentilezze, tiene la casa come un magazzino, discute fino a infuriarsi sulla corretta manutenzione delle spugnette, ogni tanto alza il gomito, eccetera?



Certo, sull’altro piatto della bilancia c’è un padre adorabile e sempre disponibile che cucina cose squisite, sa fare (e riparare) di tutto, è innamoratissimo della moglie, ha la casa piena di mille strani aggeggi, insegna arti marziali agli amici delle figlie, prende addirittura a pugni l’odioso cugino ricco che considerandolo il matto di famiglia non muove un dito quando va a chiedergli un posto per sua moglie.



Perché siamo a Boston, la città più conservatrice d’America, a fine anni 70, e non è normale che un Forbes, oltre ad aver sposato un’afroamericana (la sempre incantevole Zoe Saldana), stia a casa a fare il “mammo” mentre lei va a fare un dottorato a New York. Ma il tempo passa, le bambine, sempre così desiderose di sicurezza, attratte e respinte da quel padre imprevedibile, imparano pian piano a capirlo e un po’ anche a accudirlo.



Anzi, una di loro da grande farà la sceneggiatrice e poi la regista. Debuttando proprio con questo film, che racconta un’infanzia difficile e magari indora un po’ la pillola, minimizzando i lati più sgradevoli della malattia (l’alcol, gli psicofarmaci, la collera violenta) per puntare sul bizzarro e l’eccentrico. Ma chi non perdonerebbe tutto, o quasi, a Mark Ruffalo? Basterebbe la scena in cui porta le figlie a vedere la casa del bisnonno, ora proprietà di un cafone arricchito, a giustificare la visione di questo film lievemente squilibrato e adorabile. Proprio come il suo Cam.





Teneramente folle (Infinitely Polar Bear)

COMMEDIA DRAMMATICA, USA, 85’

di Maya Forbes. Con Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley Aufderheide, Beth Dixon, Keir Dullea, Wallace Wolodarsky, Georgia Lyman
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