James Bond, le buche di Roma fermano anche 007

James Bond, le buche di Roma fermano anche 007
di Camilla Mozzetti
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Domenica 22 Febbraio 2015, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 15:20

Inseguimenti al cardiopalma? Corse frenetiche sull'asfalto della Città Eterna? Per queste ci sarà tempo. L'ingresso vero e proprio nel cuore della Capitale, lo 007 Daniel Craig lo fa non superando i settanta chilometri orari benché impugni, con fare sicuro e guanto nero d'ordinanza, il volante di un'eccezionale Aston Martin. Il motivo? C'entrano le esigenze sceniche certo, ma anche le buche e i sampietrini di Roma, già tanto ingenerosi con i tacchi delle signore e con gli ammortizzatori dei mezzi pubblici, da non essere da meno neanche nei confronti del super agente segreto.

Sono da poco trascorse le undici del mattino quando Daniel Craig da viale delle Terme di Caracalla sbuca, in un perfetto tre pezzi grigio fumo, con passo veloce e immancabili occhiali da sole.

Si gira la terza scena romana di Spectre, il 24esimo film della saga di James Bond. Neanche uno sguardo rivolto alla folla di curiosi, armati di fotocamere e smartphone per immortale il divo e addossati alle transenne che da viale Aventino arrivano fino sotto l'anfiteatro Flavio. E in un attimo Craig apre lo sportello dell'Aston Martin grigio metallizzato e si prepara al primo di una lunga serie di ciak.

LA SCENA

Stavolta sul set non c'è Lucia Sciarra, interpretata da Monica Bellucci, con lui durante le primissime riprese romane al museo della Civiltà dell'Eur, trasformato per l'occasione in cimitero, e non ci sono neanche gli inseguimenti che venerdì scorso sono stati registrati - con una controfigura -, sulle banchine del lungotevere Michelangelo. C'è solo Craig che fa il suo ingresso nella Capitale, “abbracciato” dall'Arco di Costantino e “salutato” dal Colosseo. Si accendono i motori, più di quaranta le auto di scena che lo accompagneranno in quel breve tragitto e altrettante le comparse scrupolosamente disposte su tutto il viale. Ma basta il primo giro a creare qualche problema.

Il manto stradale si divide in due. Da via di San Gregorio, dove parte il terzo set, la strada è rivestita da un folto mantello di sampietrini mentre all'altezza di via Celio Vibenna ecco comparire l'asfalto. La differenza si vede, ma soprattutto si sente. Le riprese sono esterne, realizzate prima con una steadycam montata su un'auto che riprende il viaggio di Craig e poi direttamente dall'Aston Martin. C'è un girato, però, anche interno all'abitacolo e quei piccoli contraccolpi, inferti dalle pietre romane e dalle buche, sporcano l'audio.

Si sistemerà con la post-produzione ma intanto quella scena, ieri, è stata ripetuta più di quindici volte sotto lo sguardo di innumerevoli turisti e passanti che, pur sotto la pioggia, iniziata a cadere nel primo pomeriggio, non hanno abbandonato le postazioni conquistate. Le riprese riprenderanno domani e la quarta scena sarà girata ancora nel cuore di Roma. L'appuntamento è per le 16 a Ponte Sisto.