“Goodbye Julia”, il primo film del Sudan a Cannes

“Goodbye Julia”, il primo film del Sudan a Cannes
di Rossella Fabiani
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Lunedì 17 Aprile 2023, 15:17

“Goodbye Julia” di Mohamed Kordofani sarà il primo film sudanese ad essere presentato in anteprima mondiale al prossimo festival del cinema di Cannes in programma a maggio. E Kordofani sarà anche il primo regista sudanese a calcare il tappeto rosso della prestigiosa kermesse cinematografica.

Selezionato per la sezione “Un Certain Regard”, il film, che è il primo lungometraggio per Kordofani, è ambientato a Khartoum, la capitale sudanese, e alcune scene sono state girate al Comboni College e nella parrocchia di Khartoum Bahri, prima della divisione del Sudan in due paesi separati nel 2011. E’ un film che esplora le differenze tra le loro due popolazioni attraverso due donne provenienti dal nord e dal sud del paese. Una è una cantante in pensione, Mona, che cerca il riscatto per aver provocato la morte di un uomo del sud offrendo un lavoro come domestica alla seconda donna, Julia - che è la vedova di quell’uomo ignara del suo coinvolgimento - e accogliendo in casa anche suo figlio Daniel. Incapace di confessare la verità a Julia, Mona decide di lasciarsi il passato alle spalle e di adattarsi a un nuovo status quo, ignara che il tumulto del Paese possa farsi strada nella sua casa e metterla faccia a faccia con i suoi peccati.

Il film è interpretato dall’attrice Eiman Yousif (Mona), dalla top model Siran Riak (Julia), e dagli attori Nazar Goma e Ger Duany, ed è scritto e diretto da Kordofani e prodotto dal regista sudanese Amjad Abu Alala — il primo regista sudanese ad essere stato selezionato con il film “Morirai a vent’anni” agli Academy Awards — in collaborazione con Mohamed Al-Omda.

“Goodbye Julia è un tentativo di fare luce sui fattori sociali e sulle forze che hanno portato alla secessione del Sud Sudan. Con la speranza che entrambe le parti possano un giorno trovare un modo per riconciliare le loro differenze e forse ricostruire i ponti che sono stati abbattuti nella separazione”, ha detto il regista Kordofani che non ha nascosto la sua soddisfazione: “Fare parte della prima selezione ufficiale di un film sudanese a Cannes è commovente e molto promettente per la nostra cinematografia”.

I due ruoli centrali sono interpretati rispettivamente da Eiman Yousif e Siran Riak, una top model che fa il suo debutto come attrice nel film.

Il cast include anche Nazar Goma e Ger Duany, quest’ultimo noto per le sue interpretazioni in “The Nile Hilton Incident” e “The Good Lie” e con una vita segnata dal dramma vissuto nella sua infanzia che lo ha visto essere bambino soldato per sopravvivere.

Il film è prodotto dal regista sudanese Amjad Abu Alala, già noto per il film “Morirai a vent’anni”, che è diventato la prima candidatura all’Oscar del Sudan nel 2020. Il coproduttore è Mohamed Al-Omda, suo partner presso la società di produzione sudanese Station Films. Entrambi hanno recentemente coprodotto anche “The Burdened” di Amr Gamal, che è stato il primo film yemenita selezionato al Festival di Berlino, dove è stato proiettato nella sezione Panorama a febbraio.

“È un momento storico per noi e per il cinema in Sudan”, ha detto Alala. “Siamo intenzionati a costruire una vera industria in Sudan e portare il riconoscimento internazionale a questa terra di storie non raccontate”.

Vero esempio di collaborazione arabo-europea, “Goodbye Julia” è una coproduzione tra Sudan, Egitto, Germania, Francia, Arabia Saudita e Svezia. La sudanese Station Films è la produttrice principale con co-produttori che comprendono l’egiziana Red Star, i sudanesi Klozium Studios, la tedesca Die Gesellschaft, la francese Dolce Vita Films, l’Arabia Saudita Cinewaves Films, l’egiziana Ambient Light e la scandinava Barentsfilm.

I coproduttori sono Baho Bakhsh, Safei Eldin Mahmoud, Khaled Awad, Michael Hendricks, Marc Irmer, Faisal Baltyuor, Mohamed Kordofani, Issraa El-Kogali, Ali El Arabi e Adham El Sherif.

Quando era ancora nella fase di progetto, nel 2020, “Goodbye Julia” ha vinto cinque premi alla piattaforma CineGouna dell’El Gouna Film Festival, tra cui il premio Mad Solutions e il primo premio per il miglior progetto in fase di sviluppo. Ha anche vinto il premio del Malmö Arab Film Festival per il miglior progetto in fase di sviluppo e ha ricevuto il sostegno finanziario del Red Sea Fund dell’Arabia Saudita e dell’Arab Fund for Arts and Culture (Afac) di Beirut.

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