Isabelle Giordano: "Francia e Italia
unite nella difesa del cinema europeo"

Isabelle Giordano, direttrice generale di Unifrance
di Gloria Satta
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Mercoledì 1 Aprile 2015, 15:06
Una trentina di anteprime, un premio del pubblico, l’appello degli autori europei, incontri, dibattiti, masterclass: dall’8 al 12 aprile torna per il quinto anno ”Rendez vous”, la vetrina del nuovo cinema francese, un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia realizzata dall’Institut Français in Italia in collaborazione con Unifrance e con la partecipazione di Villa Medici. Quattro le sedi del festival (direzione artistica di Vanessa Tonnini, direzione del progetto di Alix Davonnau): la sala Quattro Fontane, Casa del Cinema, Villa Medici, Maxxi.

Madrina. Fanny Ardant sarà la madrina e presenterà il secondo film da regista, Cadences obstinées. Il regista Robert Guédiguian sarà l’ospite speciale della rassegna che schiera titoli di tutti i generi. Tra questi, Les jours venus di Goupil, Sarà il mio tipo di Belvaux, Tokyo Fiancée di Libverski, The fighters - addestramento di vita di Cailley, Les Souvenirs di Rouve, Le beau monde di Lopes-Curval, La cour de Babel di Bertuccelli, il documentario Naissance d’un musée - le Louvre Lens di Fleischer.

La serata di chiusura è affidata all’attesissimo film Samba di Nakache e Tolédano, il duo che ha firmato Quasi amici. Il regista e attore Mathieu Amalric presenterà a Villa Medici quattro dei suoi film.Verranno a Roma anche Michel Hazanavicius, Cedric Kahn, Costa Gavras.

Unifrance. E’ in programma la seconda edizione degli incontri di coproduzione franco-italiani che vedranno in primo piano i rappresentanti di Unifrance, dal presidente Jean-Paul Salomé alla direttice generale Isabelle Giordano. «L’Italia è sempre più importante nel quadro delle nostre esportazioni», spiega Giordano nell’anno record in cui il cinema francese all’estero ha registrato 111 milioni di spettatori per 520 film, con una crescita del 114 per cento. «Le coproduzioni sottolineano la lunga collaborazione tra i nostri due Paesi, a Roma parleremo della necessità di rilanciarle».

Il segreto. Il segreto dell’ottima salute del cinema francese? «La sua audacia. Non esistono temi tabù come hanno dimostratro i grandi successi recenti, da The Artist a Storia di Adèle e La famiglia Bélier». Un’altra arma segreta è una foltissima rappresentanza femminile: «Le donne registe sono il 25 per cento, mentre in America solo il 3», aggiunge Madame Giordano. Tra i nuovi mercati dei film francesi c’è la Cina, che ha visto passare da 5 a 12 milioni gli spettatori in poche stagioni. Mentre in America sbarcano ogni anno una cinquantina di titoli transalpini.

Export. Se dovesse dare un consiglio al cinema italiano, che nell’export ha il suo tallone d’Achille? «Direi: camminiamo insieme. Abbiamo le stesse radici culturali e rappresentiamo una parte importantissima del cinema europeo. E’ proprio quello che diremo a Roma durante il Rendez-vous».Dopo la Capitale, il festival toccherà Napoli, Bologna, Palermo, Torino, Lecce.
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