Ginevra Elkann agli Studios di via Tiburtina: il Cinema è un affare di famiglia

Ginevra Elkann e Antonio Medici
di Gustavo Marco Cipolla
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Mercoledì 29 Luglio 2020, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 16:13
Si dice che, quotidianamente, suo nonno Gianni Agnelli fosse solito ordinare da Torino una copia del Messaggero per leggere le pagine della rubrica "Giorno & Notte". L'Avvocato desiderava sapere come si muoveva Roma di sera "con le regine, i suoi fanti, i suoi re". Ha sempre amato il Carrozzone della mondanità capitolina l'imprenditore piemontese e, oggi, sarebbe orgoglioso di sua nipote Ginevra Elkann se solo avesse potuto vederne il nome tra le righe di quella cronaca variopinta che lo appassionava tanto.

Con lei guardava i capolavori di Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci e Martin Scorsese, ricordandole sempre l'importanza dei dettagli nelle inquadrature per ottenere un prodotto filmico autoriale e di successo. Ieri, all'Arena Adriano Studios di via Tiburtina- durante la rassegna di celluloide organizzata dall'ad degli studi cinematografici e televisi Daniele Taddei con Giorgio Ferrero, direttore di "Ferrero Cinemas"- la regista, terzogenita di Margherita Agnelli e di Alain Elkann, è arrivata col sorriso insieme al ceo di "Bim Distribuzione" Antonio Medici per presentare la sua opera prima “Magari”.

Un dramedy romantico e familiare, ambientato fra Parigi e la Capitale, girato anche a Sabaudia, con Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher. Prima di salire sul palco, Ginevra parla del suo debutto alla regia dopo la lunga gavetta e delle suggestioni che l’hanno ispirata, tra infanzia e grande schermo. Poi va via fra gli applausi.

L'altra sera, invece, agli ex De Paolis, è stato il turno del commediografo Massimiliano Bruno, che ha diretto la pellicola "Non ci resta che il crimine". Echeggiando la comicità di Roberto Benigni e Massimo Troisi, tre amici (Alessandro Gassmann, Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi), in tour per i luoghi popolari della "Banda della Magliana", si ritrovano catapultati per magia ai Mondiali del 1982 e cercheranno di arricchirsi attraverso il calcio. Nel cast pure Edoardo Leo, che veste i panni del personaggio Renatino, e Ilenia Pastorelli. Con la sua verve Bruno contagia tutti. Inizia la proiezione e lo spazio all'aperto diventa buio. Ma s'illumina d'immensa voglia di Cinema.
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