Roma in noir, è qui la Festa del Cinema: da oggi la rassegna

Roma in noir, è qui la Festa del Cinema: da oggi la rassegna
di Gloria Satta
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Giovedì 18 Ottobre 2018, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 12:34
Sarà un noir a tinte fortissime, Bad Times at El Royale - 7 sconosciuti a El Royale diretto da Drew Goddard, interpretato da Chris Hemsworth, Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson e Jon Hamm, ad aprire stasera all'Auditorium, in Sala Sinopoli, la 13ma edizione della Festa di Roma nel segno del cinema d'autore. Promosso a pieni voti dalla critica americana (l'influente sito Rotten Tomatoes lo definisce «intelligente, ricco di stile, confezionato con solide interpretazioni»), il film è ambientato negli anni Sessanta in un fatiscente hotel al confine tra California e Nevada dove si susseguono una serie di azioni violente commesse da sette personaggi. Estranei tra loro ma tutti con un passato da seppellire e alla ricerca disperata della redenzione prima che la loro vita vada in malora. Scritto e diretto da Goddard, già regista di Quella casa nel bosco (ma anche produttore e sceneggiatore della serie Lost) 7 sconosciuti a El Royale uscirà nelle sale il 25 ottobre.
 


BIGLIETTI A RUBA
Ieri, prima di presentare il 20 il suo documentario 11/9, Michael Moore ha incontrato brevemente il Papa. Per il resto, tutto fila liscio: la prevendita dei biglietti sono cresciute dell'8 per cento rispetto al 2017. «Sono felicissimo, il pubblico premia la qualità dei film e la scelta di quei grandi nomi del cinema di venire qui a prescindere dagli obblighi promozionali», commenta il direttore artistico Antonio Monda. In considerazione della grande richiesta, sarà dunque organizzato un secondo appuntamento con Martin Scorsese che incontrerà il pubblico prima della proiezione di San Michele aveva un gallo (il 24 alle ore 16 in Sala Petrassi). E, dopo il successo ottenuto nella serata di pre-apertura della Festa, si aggiunge una nuova proiezione di 1938 Quando scoprimmo di non essere più italiani, il sorprendente documentario di Pietro Suber sulle leggi razziali: è in programma il 21 alle ore 16 presso la Casa del Cinema. Intanto ieri in pre-apertura, ha ricevuto tanti applausi In viaggio con Adele, l'ottimo road movie dell'esordiente Alessandro Capitani interpretato da Alessandro Haber e Sara Serraiocco (in sala oggi stesso). Donne, incontri, memoria e cinema del reale sono le parole d'ordine di questa Festa che fino al 28 ottobre offrirà al pubblico un ricco programma di proiezioni, faccia-a-faccia con il pubblico, mostre, eventi. Ma non sarà soltanto l'Auditorium, con il suo spettacolare e interminabile red carpet e il Villaggio antistante, ad ospitare la manifestazione nata nel 2006.

Eventi, proiezioni e incontri si svolgeranno anche al Maxxi, alla Casa del Cinema, nella Sala Trevi, al My Cityplex Savoy, al Teatro Palladium, alla Casa del Jazz, nello Spazio WeGil di Largo Ascianghi, al Policlinico Gemelli, nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Via Condotti (dove il 21 sarà inaugurata la mostra di foto in ricordo di Carlo Vanzina) e Via Veneto saranno percorse da tappeti rossi, l'Ara Pacis ospiterà l'esposizione su Marcello Mastroianni, il Palaexpò i costumi di Piero Tosi, il Maxxi le foto di Rino Barillari. Oggi s'inaugura anche Alice nella città, la sezione autonoma della festa con un pomeriggio animato da Daniele Silvestri, Emma Marrone, Vinicio Marchioni e altri che, a nome della onlus Every Child Is My Child, introdurranno la proiezione dei primi 15 minuti del documentario Live for Syria. Il primo film in programma è l'israeliano Black Mirrors seguito dal docu di Fabio Lovino Blackliner. E prima della proiezione notturna del cult di John Carpenter Halloween - la Notte delle Streghe, si vedrà un film che, già nei giorni scorsi, aveva registrato il tutto esaurito trasformandosi in un caso di questa edizione: Go Home diretto da Luna Gualano e interpretato da Antonio Bannò, Sidy Diop, Shiek Dauda. Si tratta di uno zombie-movie, un horror allegorico in cui i cattivi, cioè i morti viventi, sono gli estremisti di destra che attaccano i migranti. Il film è infatti ambientato in un centro di accoglienza della Capitale, violentemente contestato dai neofascisti (anche se l'organizzazione non è mai nominata sembrano militanti di Casa Pound): gli zombie, spiega la regista, «sono la metafora di una società chiusa, spaventata e aggressiva contro migranti e dei diversi».

LABORATORIO
Per realizzare Go Home, Luna ha fondato un laboratorio permanente gratuito, Il Ponte sullo Schermo, coinvolgendo i migranti come attori o membri della troupe. Spiega: «Volevo promuovere l'immedesimazione del pubblico nei protagonisti. Per combattere il razzismo e l'indifferenza non c'è modo migliore che far indossare allo spettatore i loro panni e farlo vivere per un po' a casa loro».
 
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