Festa del Cinema di Roma, weekend di fuoco: l'addio di Redford e il Trump di Moore

weekend di fuoco: l'addio di Redford e il Trump di Moore
di Gloria Satta
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Sabato 20 Ottobre 2018, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 14:01
«Ahò, c'è pure Penelope!». Il grido di uno spettatore che, sul red carpet, scambia la sindaca Virginia Raggi per la superstar spagnola Cruz scatenando il momentaneo entusiasmo della folla, rivela la temperatura della Festa e ne sancisce, in qualche modo, il successo: all'Auditorium, che si è già riempito di pubblico e scolaresche, è in corso infatti una celebrazione di popolo, un'allegra ammucchiata trasversale nel nome del cinema e dei suoi protagonisti. E si prospetta un week end di fuoco. Oggi sbarcherà Michael Moore con il suo nuovo, esplosivo film Fahrnheit 11/9 sull'elezione di Donald Trump e Isabelle Huppert riceverà il premio alla carriera dalle mani di Toni Servillo.

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Sono in programma The Old Man & the Gun, ultima interpretazione di Robert Redford prima del ritiro dal cinema, e il film La diseducazione di Cameron Post di Deasirrée Akhavan, con Chloe Grace Moretz in odore di nomination, mentre lo scrittore Jonathan Safran Foer incontrerà il pubblico. Ad Alice nella città, la sezione parallela e trasversale riservata agli spettatori più giovani, si vedrà Ti presento Sofia, la nuova deliziosa commedia di costume (figli si, figli no) di Guido Chiesa con Fabio De Luigi e Micaela Ramazzotti.

CORRIERI DELLA DROGA
Intanto, hanno registrato il tutto esaurito le proiezioni di ieri. Il pubblico ha fatto la fila per Halloween, un titolo che è tutto un programma, di David Gordon Green con Jamie Lee Curtis nell'irresistibile ruolo della nonna pistolera: «Stilisticamente, abbiamo usato il film originale di John Carpenter come base creativa», ha spiegato il regista, «infatti il nostro è un sequel di quel cult e di nessun altro». Mentre gli spettatori del mondo intero attendono The Mule, il nuovo film di Clint Eastwood sui corrieri della droga, è stato applaudito all'Auditorium Sangre Blanca di Barbara Sarasola-Day, protagonisti due giovani che attraversano il confine tra Bolivia e Argentina con il loro carico letale: lui morirà infatti ucciso dagli ovuli di cocaina che ha ingurgitato.

In nome della memoria commozione e applausi, a 75 anni dal rastrellamento del ghetto di Roma e a 80 dalle leggi razziali, hanno accolto Who Will Write Our History di Roberta Grossman, un documentario prodotto da Nancy Spielberg e basato sull'omonimo libro di Samuel Kassow sullo storico Emanuel Ringelblum che realizzò, in segreto all'interno del ghetto di Varsavia, un archivio che si sarebbe poi rivelato una delle fonti più importanti per ricostruire i tragici fatti relativi all'Olocausto. Il mare della nostra storia di Giovanna Gagliardo ha raccontato invece, attraverso immagini d'archivio, testimonianze, brani d'attualità, la storia tumultuosa della Libia e del suo rapproto con l'Italia. E al Maxxi, Gianni Letta e Vittorio Feltri hanno introdotto l'applaudito documentario di Stefano Pistolini e Massimo Salvucci L'anti-scienza Il caso Ilaria Capua, sulla virologa travolta da false accuse di bioterrorismo e poi prosciolta con formula piena.

TANTE FESTE
Dopo il gala di apertura offerto da Vanity Fair sulla spettacolare Terrazza Caffarelli e la cena all'Hotel Sina Bernini Bristol per l'apertura di Alice nella città, imperversano le feste che fanno da cornice alla Festa. Per Isabelle Huppert si apriranno stasera i saloni di Palazzo Farnese, lunedi prossimo Villa Medici ospiterà il dinner esclusivo per Martin Scorsese e il 23 Villa Taverna, sede dell'Ambasciatore americano, accoglierà con tutti gli onori Sigourney Weaver. E Villa Wolkonsky, residenza ufficiale dell'Ambasciatore britannico, ospiterà una serata (con proiezione del film Il dottor Stranamore) dedicata a Peter Sellers, protagonista sia del manifesto ufficiale della Festa sia di una retrospettiva all'Auditorium. Non mancano, nel calendario mondano, i charity: venerdi 19 a Villa Miani per Telethon, sabato 27 alla Galleria d'Arte Moderna per sostenere il reparto di pediatria d'urgenza del Policlinico Umberto I e la Casa di Timmi a Milano.
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