«Dedico il premio alle vittime della mafia e devo dire che sono orgoglioso di essere siciliano e di Palermo. Voi sapete che noi abbiamo la mafia, ma in Italia essere mafioso è un crimine. In Europa, no non c'è il reato di associazione mafiosa: e questo una vergogna» dice Pif di questo tema che ha trattato in maniera grottesca, ma che in questi giorni più che mai ha portato il nostro Paese sulle pagine dei giornali internazionali.
E ancora Pif, nel ricevere il premio alla 27esima edizione degli European Film Awards al Teatro Tedesco di Riga in una cerimonia in diretta dalle 19 su laeffe, «si racconta sempre la mafia e mai l'antimafia. Quando ero piccolo io e i miei amici ci vergognavamo di essere di Palermo, ma nessuno racconta che in Sicilia ci sono stati anche Rocco Chinnici e Boris Giuliano».
Alessandro Rak dedica invece il premio a Napoli, «la mia città e ai miei due nipoti, Nicolò e Ludovico, che mi stanno guardando in tv e mi danno gioia». Mancano invece all'appuntamento per l'Italia Paolo Virzì, che correva per la regia de Il capitale umano; Valeria Bruni Tedeschi come miglior attrice dello stesso film e, infine, Sacro GRA di Gianfranco Rosi per la sezione European Documentary.
Tra i momenti più toccanti della serata il premio andato a Steve McQueen, ovvero quello per il Contributo Europeo al Cinema Mondiale e quello ad Agnès Varda (Premio alla Carriera) mentre Ed Guiney ha ricevuto il Premio Co-Produzione Europea 2014 - Prix EURIMAGES. «Il cinema è uno strumento potente che può cambiare la vita degli altri come ha cambiato la mia - ha detto McQueen che ha dedicato il premio a Jean Vigo -, ma dà anche delle responsabilità».
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