Deadpool 2, il dolore del supereroe atipico

Deadpool 2, il dolore del supereroe atipico
di Maurizio Cabona
2 Minuti di Lettura
Martedì 29 Maggio 2018, 14:20
Una volta c'erano il mostro di Frankenstein, il vampiro Dracula, il sacerdote egizio detto mummia, il licantropo e l'uomo-pesce. Senza individualità, ma temibili come collettivi, c'erano poi marziani e zombi. Costoro avevano di solito un'esistenza regolata: i vampiri, per esempio, si coricavano prima dell'alba e uscivano dopo il tramonto. Ben diversi sono i supereroi dell'ultimo ventennio. Come mutanti, non hanno dovuto morire e resuscitare o nascere su un altro pianeta. E non offrono allo spettatore l'evasione nel futuro (fantascienza) o nel passato (horror). No, i supereroi aprono la via dell'immaginario puro e semplice, dandogli un bozzolo di razionalità sul quale nessuno dovrebbe soffermarsi.

DIMENSIONE
Quella dei supereroi è una dimensione largamente amorale. Qui avvengono stermini a catena - si ricordi quelli dell'ultimo Avengers condotti da adulti con la letizia di un bambino. I supereroi odierni ignorano il peccato originale? Superman, come non dichiarata reincarnazione di Mosé, era invece percorso da senso morale. Wade Wilson, alias Deadpool, ha una storia abbastanza triste. Stava morendo di cancro, ma un innesto l'ha salvato. Reca ancora segni della sua sventura quasi fatale, ma è sopravvissuto tanto bene alle metastasi che ora può permettersi di finire letteralmente a pezzi, come nel film Deadpool 2 di David Leitch, e in pochi mesi dal suo busto germogliano un nuovo bacino e nuove gambe. 

Quanto al nome del personaggio di Ryan Reynolds, Deadpool, viene dalla scommessa che fa, con altri movimentati individui simili a lui, su chi, fra loro, morirà per primo. Ma intanto muoiono gli altri, i non-supereroi. E anche Deadpool, comunque, ha i suoi dolori: gli ammazzano Vanessa (Morena Baccarin, brasiliana d'origine veneta), lasciandogli giornate vuote, nella quali può dedicarsi a liberare e proteggere un altro mutante, un ragazzino obeso (Julian Dennison), che dalle mani spara palle di fuoco. 

Che cosa accade dopo e attorno, non ha una logica, salvo quella di mostrare altri supereroi scontarsi. I loro rapporti con Deadpool sono punteggiati da battute acide, che sono poi la trovata del film per intrattenere chi non ha più l'età per incantarsi. Trattandosi del secondo film su di lui, Deadpool imperversa, ma solo finché non trova Cable (Josh Brolin), un cyborg mutante Incassi e proiezioni test diranno se il prossimo film della serie si intitolerà Deadpool 3 o Cable.

Deadpool 2
Fantascienza, 112'
Voto: 3/5
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