Nonostante le recenti tensioni sociali e politiche locali, c'è grande attesa e il tutto esaurito per una selezione di alcuni dei migliori titoli italiani dell'ultimo anno, impreziosita dalla proiezione di “Mimì Metallurgico ferito nell'onore”, omaggio a Lina Wertmuller, prima donna candidata all'Oscar come migliore regista che nel 2020 riceverà l'Oscar alla carriera insieme a David Lynch, Wes Studi e Geena Davis.
Gli altri film che completano la rassegna sono “Il primo re” di Matteo Rovere, rivisitazione del mito di Romolo e Remo vincitore di tre Nastri d'argento, “Notti magiche” di Paolo Virzì, amara commedia a tinte gialle sul cinema italiano del passato con venature autobiografiche.
E, ancora, “Capri revolution” di Mario Martone, film vincitore di due David di Donatello che prende spunto dalla comune che il pittore Karl Diefenbach creò a Capri all'inizio del Novecento, “Il campione” di Leonardo D'Agostini, Nastro d'Argento per il miglior regista esordiente che mostra luci e ombre del dorato mondo del calcio professionistico. Per concludere con “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis, tre Nastri d'Argento e un David di Donatello per un film che racconta il dramma delle donne incinte costrette a disfarsi dei propri figli in cambio di denaro, e “Troppa grazia” di Gianni Zanasi, commedia dai risvolti soprannaturali dove si fondono realismo e magia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA