Festa del Cinema al via, inaugurazione fuori dagli schemi e si parte con un cartoon Disney

Festa del Cinema al via, inaugurazione fuori dagli schemi e si parte con un cartoon Disney
di Gloria Satta
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Giovedì 15 Ottobre 2020, 09:35

Inaugurazione fuori dagli schemi al tempo della pandemia: la 15ma Festa di Roma si apre stasera all'Auditorium con gli ingressi contingentati, termoscanner, mascherine, prenotazione elettronica obbligatoria, il pubblico che un tempo affollava il red carpet tenuto ora a distanza nella cavea. E un cartoon sul grande schermo: Soul, il nuovo lungometraggio animato Disney-Pixar diretto dal premio Oscar Pete Docter che riceverà il Premio alla carriera e animerà (da remoto) un Incontro ravvicinato. È fuori dagli schemi anche la clamorosa decisione di Disney di diffondere il film in streaming saltando le sale: non è uno smacco mentre la Festa, organizzata secondo i più rigidi protocolli sanitari, si propone di incoraggiare il pubblico ad andare al cinema e proprio per questo ha esteso il programma ad alcune sale della città, come ricorda la presidente di Cinema per Roma Laura Delli Colli? «Posso soltanto dire che ho invitato Soul a gennaio scorso e annunciato la sua partecipazione a settembre, quando l'uscita nelle sale era fuori discussione», dice il direttore artistico Antonio Monda, «l'appoggio agli esercenti l'abbiamo dimostrato ripetutamente».

Laura Delli Colli: "Sarà una Festa del Cinema diffusa in tutta Roma"


La platea

Malgrado l'eccezionalità del momento, stasera sono attesi in platea tre ministri (Dario Franceschini, Vincenzo Spadafora, Giuseppe Provenzano), Paola Cortellesi e le altre voci italiane del cartoon mentre dall'Inghilterra verrà il regista Steve McQueen, altro premiato alla carriera, e dall'America è già sbarcato Jonny Waters dopo essersi sottoposto a un doppio tampone. E se il caso Soul fa discutere non solo a Roma, ma in tutto il mondo (mentre, a causa del «mercato incerto», andrà in streaming anche il sequel di Coming to America con Eddie Murphy), desta interesse il ricco programma che Monda ha messo insieme e propone al pubblico «con un misto di orgoglio e preoccupazione, perché la salute di tutti viene prima di ogni altra cosa». Non era forse il caso di organizzare, date le circostanze, un'edizione più snella? «L'alternativa era non farla proprio, invece abbiamo puntato sulla qualità. Nel 1929 l'America colpita dalla Grande Depressione costruì a New York due grattacieli come il Chrysler e l'Empire State Bulding», replica Monda.
«Durante le crisi bisogna guardare al futuro: è un po' quello che abbiamo fatto noi mettendo in cartellone tante opere prime.

C'è chi si preoccupa delle quote rosa ma io, che pure ho selezionato i film di 17 registe, ho preferito dare spazio ai giovani talenti». Nella prima giornata della Festa ci sarà anche, nel foyer Sinopoli, l'inaugurazione della mostra Il giro del Palazzo, narrazione fotografica e audiovisiva del lockdown che sabato 24 sarà anche protagonista del docu-film Fuori era primavera di Gabriele Salvatores che ha cucito insieme i video amatoriali degli italiani in quarantena. Oggi s'inaugura anche Alice nella Città, sezione autonoma e parallela dedicata alle giovani generazioni con i film Io sto bene di Donato Rotunno, Stray di Elizabeth Lo, Palazzo di Giustizia di Chiara Bellosi.


Il Capitano

Tra i punti di forza di questa 15ma Festa c'è Francesco Totti, protagonista del docufilm di Alex Infascelli Mi chiamo Francesco Totti che ricostruisce la carriera e la vita del Capitano, in programma sabato 17. L'ex numero 10 della Roma il giorno dopo sarà anche la star dell'Incontro ravvicinato in cui verrà intervistato da un altro mito romano e romanista come Pierfrancesco Favino. Ma ora tutti si chiedono se Totti, che ieri ha partecipato ai funerali del padre Enzo stroncato dal covid (e per una singolare coincidenza inquadrato nella prima scena del film) se la sentirà di essere all'Auditorium dopo aver affrontato un lutto così grande. Per ora la partecipazione del campione rimane confermata, ma soltanto lui potrà dire la parola definitiva, mentre i biglietti sono andati esauriti nel giro di due minuti.


Il mandato

Dopo 6 edizioni, il mandato di Monda scadrà a dicembre: lui vorrebbe rimanere? «Dirigere la Festa è stato ed è un'esperienza bellissima», è tutto quel che risponde il direttore, «sono fiero di aver portato a Roma mostri sacri come Meryl Streep, Tom Hanks, Martin Scorsese, David Lynch e tanti altri: non avevano film da promuovere ma sono venuti grazie al prestigio conquistato dalla Festa». 

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