Un crollo prevedibile e previsto. Ma pesantissimo. Il mercato del cinema italiano chiude il 2020 con una percentuale drastica, -71% rispetto allo scorso anno. Sono i dati diffusi da Cinetel, società che rileva circa il 95% dell’intero mercato, che anticipa i numeri di fine anno, nel periodo della stagione, che fuori dalla pandemia sarebbe stato il più redditizio per il cinema. E' noto, infatti, che nei giorni di Natale si consuma la sfida a suon di incassi.
Ma torniamo ai numeri che non lasciano scampo ad una stagione costretta a chiudere le sale per almeno metà dell'anno, con un incasso complessivo di oltre 182.5 milioni di euro, pari a 28 milioni di biglietti venduti. Se si considerano i dati a partire dall’8 marzo, quando il Dpcm ha deciso la chiusura nazionale delle sale, il mercato annuo ha registrato il 93% in meno di incassi e di presenze, traducibili in una differenza negativa di più di 460 milioni di euro. I numeri traducono la portata del disastro per l'intero settore, fatto non solo di esercenti, ma di migliaia di lavoratori specializzati nella produzione oltre che registi, attori, comparse.
Alla fine del mese di febbraio, prima dell’inizio dell’emergenza, il mercato stava crescendo negli incassi con il 20% in più rispetto al 2019, del 7% sul 2018 e del 3% sul 2017. "Il pubblico desidera tornare nelle sale, e tutta la filiera deve lavorare sodo per preparare un'offerta industriale bene organizzata e di qualità.
I tre film che hanno registrato il migliore risultato di incasso al box office sono: “Tolo Tolo” di Checco Zalone, con 46.2 milioni di € d’incasso, “Me contro te -Il film” il debutto al cinema della coppia siciliana di youtuber Lui e Sofi, i più amati dai bambini che con il loro film hanno incassato 9.5 milioni, infine “Odio l’estate” di Aldo, Giovanni e GIacomo, 7.5 milioni di € d’incasso.