Cinecittà compie 80 anni e guarda al futuro, da Speilberg a Sorrentino

Cinecittà compie 80 anni e guarda al futuro, da Speilberg a Sorrentino
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Giovedì 27 Aprile 2017, 14:22
Il 28 aprile Cinecittà compie 80  anni: un compleanno importante «sul percorso di nuova
giovinezza per gli studi. Il nostro interesse è celebrare il passato puntando molto sul futuro». Lo spiega Giuseppe Basso, direttore generale dal 2011 di Cinecittà Studios, che si sofferma su iniziative in cantiere e obiettivi ancora da
raggiungere.  La svolta maggiore, dovrebbe arrivare a breve, stando alle ultime notizie, con il ritorno di Cinecittà sotto il controllo pubblico. Quali potrebbero essere i tempi? «Dipende dagli accordi che faranno gli azionisti attuali di maggioranza, ma se si andasse avanti, il progetto penso possa realizzarsi rapidamente. Tra tutte le parti c'è convergenza sulla volontà di far continuare sempre meglio l'attività degli studi».

Come festeggiate questi 80 anni? «Con iniziative per tutto l'anno. Il 28 aprile avremo la distribuzione ai visitatori di
cartoline realizzate con Istituto Luce e Poste Italiane su cui ci sarà un annullo creato apposta. In autunno apriremo una grande mostra congiunta con l'ANSA, che vorremmo tenere fino a primavera. Sarà un accostamento attraverso foto e video, tra vita politica e sociale e vita cinematografica negli ultimi 80 anni. Inoltre l'Istituto Luce sta pensando di realizzare qualcosa alla Mostra di Venezia e faremo anche un evento per i nostri clienti americani, probabilmente in novembre a Los Angeles, in occasione dell'American Film Market» spiega il dg. E «speriamo - aggiunge - che a Venezia o negli Usa sia possibile anche annunciare qualche novità importante sullo
sviluppo degli studi e sulla normativa di settore».

Com'è la salute attuale di Cinecittà? «Siamo fuori dal periodo buio, durato dal 2008 al 2013-2014. La normativa di
settore che incentiva le grandi produzioni ha funzionato, soprattutto nel 2015, quando abbiamo ospitato Paramount e MGM. Ora gli altri Paesi hanno affilato di più le armi, e dobbiamo un pò recuperare, ma i nostri studi continuano ad essere utilizzati sia da produzioni straniere che dalle italiane più importanti. Ci siamo sempre, da Quo vado a Lo chiamavano Jeeg Robot». Chi dice «che i nostri studi siano cari rispetto ad altri in Europa, non è ben informato - sottolinea -. Le produzioni che ci scelgono hanno sempre trovato soluzioni tecniche e prezzi competitivi». Per crescere ancora «stiamo portando avanti un piano di investimento per il miglioramento delle strutture, e vogliamo continuare a collaborare con le istituzioni per una continua "manutenzione" della normativa, in modo da essere sempre più in prima fila».

Non mancheranno a Cinecittà, nei prossimi mesi, le produzioni importanti: «verso fine anno dovrebbe partire la seconda serie di The Young Pope e Spielberg prima o poi arriverà per il nuovo film». Inoltre, nonostante voci di stop, va avanti il lavoro su Diabolik, serie per Sky con le scenografie di Dante Ferretti: «Non ci sono state comunicate cancellazioni - precisa Basso -. È una produzione importante e ha bisogno di tempi lunghi».

Altre opportunità «potranno esserci con nuovi soggetti come Netflix che annuncia di voler realizzare di più in Italia. Fa ben presagire sullo sviluppo di questo settore». Per Basso un altro importante risultato è stato «l'apertura
di Cinecittà alle visite culturali. Il 28 sarà anche il sesto anniversario di "Cinecittà si mostra" che ha avuto finora circa
mezzo milione di visitatori. E nel 2017 faremo il nostro record di visite di studenti. Siamo arrivati a 30 mila di cui la
maggior parte stranieri - spiega -. Vedo ogni tanto dichiarazioni su una nostra deriva verso l'intrattenimento
rispetto alle produzioni cinematografiche, ma ricordo a tutti che fare film è la più grande forma di intrattenimento.
Sicuramente continueremo a fare cose belle e di alto profilo, com'e stata ad esempio la serie di proiezioni nel Teatro 5 di "The hateful eight" di Tarantino, per quasi 30 mila spettatori».
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