Non si vede in giro quasi mai. Nei contesti mondani, si intende. Ma quella del rapper romano Carl Brave, al secolo Carlo Luigi Coraggio, è un’apparizione davvero da star. Camicia di raso dal sapore etnico, l’artista arriva al cinema Eden per la presentazione del film diretto da Riccardo Antonaroli, “La svolta”, di cui firma e interpreta il brano omonimo. Ad applaudire quest’opera prima ci sono in primis gli interpreti Andrea Lattanzi, Brando Pacitto, Ludovica Martino, in total black, ma anche Chabeli Sastre Gonzalez, in lungo beige su giacchino jeans, Federico Tocci, Tullio Sorrentino, Cristian Di Sante. L’opera registra l’amichevole partecipazione di Claudio Bigagli e quella, straordinaria, di Marcello Fonte.
Carl Brave, il rapper star per una sera all'Eden
Dopo essere stato presentato in anteprima fuori concorso alla 39esima edizione del Torino Film Festival, esce in sala tra il clamore dei presenti. Tra le poltroncine ecco anche Claudio Colica, del duo web Le Coliche, il regista Enzo Bossio e l’attore Filippo Contri.
E parte la visione.
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La svolta, trama del film
La convivenza forzata dei due protagonisti, però, si trasforma man mano in un vero e proprio percorso d’iniziazione all’età adulta, alla scoperta dei rispettivi veri caratteri, in un’alternanza di comico e drammatico, di gioia e di dolore. E quando la realtà dura che li bracca spietata arriva a presentargli il conto, dovranno affrontarla, forti di una nuova consapevolezza e di un insperato coraggio.
L’alternanza dei registri è accompagnata anche da una cifra stilistica che si muove con abilità fra inquadrature statiche e composte, che ritraggono una suggestiva location come lo storico quartiere popolare di Roma Garbatella (in cui il film è interamente ambientato), e una dimensione estetica più “sporca” e mobile, in cui a soffermarsi sul volto dei due attori è una macchina a mano.
Apprezzamenti, tra il pubblico, per un film che gioca con i generi, presentandosi come una sorta di “road movie da fermo” ma è anche un omaggio al cinema di genere (e non solo). Per l’intero decorso narrativo, infatti, si colgono numerose citazioni e ispirazioni. E alla fine esplodono lunghi applausi.