La supermodel Cara Delevingne cade dal red carpet alla festa di De Grisogono. Sharon Stone in minigonna incendia il red carpet del film in concorso “The Search”: ha quasi 56 anni ma sembra sempre una ragazzina. Julianne Moore, in odore di premio per la sulfurea interpretazione nel film di Cronenberg “Maps to the Stars”, cambia abito nella stessa serata per saltare da un party all’altro.
John Travolta vola a Cannes per il tradizionale gala Amfar: vip, mettete mano al portafogli! E Sofia Loren, nel corso di un’affollatissima masterclass, scoppia in lacrime quando viene evocato Mastroianni, suo amico fraterno e partner privilegiato in vent’anni di carriera…
Le polemiche. Mentre si azzardano i primi pronostici sulla Palma d’oro (il turco Ceylan? I soliti Dardenne? L’inglese Leigh?), il festival vede sfilare gli ultimi protagonisti.
La Ripley Distribuzione accusa: è un nuovo restauro (il primo venne realizzato nel 2007 e andò a Venezia), inutile tanto più che è stato effettuato con i soldi pubblici. Ribatte la Cineteca di Bologna, che a Cannes ha portato anche “matrimonio all’italiana”, proiettato alla presenza della Loren tra le standing ovation: “Il restauro di Per un pugno di dollari è stato pagato dalla Mgm e dalla Film Foundation di Scorsese, inoltre era necessario perché è in 4K, una tecnologia superiore”.