Cannes, il Festival nel segno della ripartenza

Adam Driver e Marion Cotillard nel film "Annette" di Léos Carax
di Gloria Satta
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Martedì 6 Luglio 2021, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 21:52

Sulla Croisette gli operai hanno appena steso sulla facciata del Palais l’immenso telone che riproduce la faccia corrucciata di Spike Lee, il presidente della Giuria raffigurato sul manifesto ufficiale del Festival. Il Carlton, epicentro mondano della manifestazione, è chiuso per lavori e riaprirà solo nel 2023 ma i primi accreditati cominciano a sbarcare, mascherina e green pass, tamponi e prenotazioni elettroniche. La 74ma edizione di Cannes inizia stasera con la proiezione di Annette, il musical rock del francese Léos Carax, girato a Los Angeles, parlato in inglese e interpretato da Marion Cotillard e Adam Driver che eroicamente per oltre due ore cantano dal vivo. «E questa è stata la difficoltà maggiore», spiega l’attrice francese premio Oscar, 45, per la settima volta sulla Croisette, «non siamo ricorsi al playback perché il regista voileva la verità, imperfezioni comprese: non è stato semplice accettare che queste rimanessero poi nel montaggio». E si parla già di un premio d’interpretazione per Driver, 37, più convincente e versatile che mai.
ITALIANI
Si parte dunque e si andrà avanti fino al 17 luglio. Dopo il digiuno dell’anno scorso dovuto alla pandemia, il clima è di grande effervescenza, enfasi, speranza malgrado l’obbligo di sottomertersi ai controlli sanitari e indossare la mascherina anche sul red carpet: la resurrezione di Cannes, l’appuntamento cinematografico più importante del mondo, è un segnale di ripresa globale per l’intero settore messo in ginocchio dal covid. Quest’anno il delegato generale Thierry Frémaux ha messo in piedi un programma kolossal: i film in corsa per la Palma d’oro sono 24 e tra questi c’è Tre piani di Nanni Moretti. Ma la presenza italiana sulla Croisette, rappresentata da RaiCinema che ha coprodotto 9 titoli, non si limita al nostro regista, amatissimo da Cannes che lo ha sempre invitato a partire dal 1978, l’anno di Ecce Bombo, e nel 2001 gli assegnò la Palma d’oro per La stanza del figlio. Marco Bellocchio riceverà la Palma d’onore per la carriera e presenterà il documentario Marx può aspettare che affronta il suicidio del fratello gemello Camillo, avvenuto nel 1968. Ben 4 film italiani sono in gara alla Quinzaine des Réalisateurs, la sezione pop del Festival: A Chiara di Jonas Carpignano, storia familiare legata alle origini calabresi del regista, Europa di Haider Rashid sull’avventuroso viaggio verso la libertà di un giovane iracheno, il documentario sugli adolescenti Futura, firmato a 6 mani da Alice Rohrwacher, Francesco Munzi e Pietro Marcello, la favola western Re Granchio ambientata nella Tuscia e diretta da Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppas. Alla Semaine de la Critique c’è Piccolo corpo di Laura Samani, favola cruda legata alle antiche tradizioni del Nordest e interpretata da Ondina Quadri in un ruolo maschile. Inoltre Sergio Rubini e Jasmine Trinca figurano nel cast di The Story of my Wife diretto dalla regista ungherese Ildika Enyedi, Dario Argento è il protagonista di Vortex del sulfureo Gaspar Noé e Valeria Bruni Tedeschi è l’attrice principale di La fracture di Catherine Corsini.
I PIU’ ATTESI
Tra gli appuntamenti più attesi brillano Tout s’est bien passé di Fraçois Ozon sul tema delicato dell’eutanasia, The French Dispatch di Wes Anderson, un inno al giornalismo tra finzione e realtà, Velvet Goldmine di Todd Haynes che racconta il mito dei Velvet Underground, Where is Anne Frank?, nuovo cartoon del regista israeliano Ari Folman (Valzer con Bashir), France di Bruno Dumont con Léa Seydoux nei panni di una reporter tv, il film di animazione Belle del maestro giapponese Mamoru Hosoda, Jane par Charlotte, ritratto di Jane Birkin firmato dalla figlia Charlotte Gainsbourg, Oss 117 alerte rouge en Afrique Noire con il premio Oscar Jean Dujardin in programma il 17 nella serata di chiusura.

E le star non mancheranno: Jodie Foster che riceverà la Palma d’onore, Tilda Swinton, Vincent Lindon, Sean Penn, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve, Willer Dafoe, i nostri Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher sono solo i primi nomi confermati. Che la festa (ri)cominci.

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