Borg e McEnroe, la rivalità diventa un film. John: «Non mi hanno interpellato, ma LaBeouf è un pazzo, quindi potrebbe funzionare»

Shia LaBeouf e Sverrir Gudnason nei panni di John McEnroe e Björn Borg
di Giacomo Perra
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Venerdì 7 Ottobre 2016, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 20:19
L’eterna sfida tra Björn Borg e John McEnroe si trasferisce dal campo di gioco al cinema. Nei giorni scorsi, infatti, sono iniziate le riprese di Borg/McEnroe, biopic in uscita nelle sale nel 2017 che racconterà l’accesa rivalità tra il fuoriclasse svedese e il campionissimo statunitense. A far rivivere sul grande schermo le gesta di questi due immensi maghi della racchetta ci penseranno rispettivamente Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf, che ha già ricevuto la benedizione del suo alter ego.
 
“Non ci ho mai parlato ma mi dicono che sia un pazzo, quindi potrebbe funzionare”, ha commentato McEnroe, che poi, per non smentire la sua fama di “brontolone”, ha polemizzato con i produttori della pellicola, rei di non averlo interpellato: “Non sembrano interessati all’idea di discutere con me il mio personaggio. Come si può girare il film senza il mio parere? Potrebbero almeno chiedere ai miei amici. Io ricordo a malapena com’ero 36 anni fa, avevo solo 21 anni”.
 
Diretto dal regista danese Janus Metz Pedersen e ambientato tra la fine degli Anni Settanta e l’inizio del decennio successivo, il film narrerà l’irripetibile epopea segnata dai magistrali colpi di Bjorn il freddo e John il bad boy soffermandosi soprattutto su un episodio, fulcro dell’intera trama: la mitica finale di Wimbledon del 1980 vinta da Borg per tre set a due dopo una sfilza di scambi memorabili e un tie break infinito durato ben venti minuti e trentaquattro punti. 
 
Quel match, ritenuto all’unanimità uno dei più belli della storia del tennis, fu cruciale per  entrambi i duellanti, vincitori di sette titoli Atp a testa  e protagonisti, proprio in quell’anno, di una indimenticabile battaglia per il primo posto della classifica mondiale: se infatti lo svedese, a trionfo appena consumato, capì che il suo trono di re era ormai destinato ad essere definitivamente usurpato, in quello stesso momento, nonostante la sconfitta, l’americano cominciava il suo inarrestabile cammino verso la gloria. “Quella finale è stata più che un evento sportivo - ha affermato Stellan Skarsgård, interprete nella pellicola del personaggio di Lennart Bergelin, allenatore di Borg dal 1971 al 1983 -. È  diventata un dramma fantastico da vedere anche per chi non era appassionato di sport” .
 
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