Brian May: «Bohemian Rapsody avrà un sequel, spero di scrivere un gran copione»

Una sequenza del film "Bohemian Rapsody"
3 Minuti di Lettura
Domenica 8 Agosto 2021, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 17:26

La notizia è di quelle che non passano inosservate quando a parlare è Brian May, storico chitarrista dei Queen e se l'oggetto della discussione è il film 4 volte premio Oscar "Bohemian Rapsody", dedicato alla storia di Freddie Mercury e dei Queen. Un sequel della pellicola, dice May,  potrebbe infatti vedere presto la luce e il musicista  al momento sta «cercando idee» nella speranza di scrivere «un gran copione». Parlando durante una diretta su Instagram con i fan - ha riportatto il Daily Mirror - May ha spiegato: «Lo stiamo valutando. Stiamo cercando idee. Sarà difficile, perché nessuno di noi poteva prevedere il successo che ha avuto. Ma sì , ci stiamo pensando, e in ogni caso dovrà avere una grande sceneggiatura». 
May ha prodotto “Bohemian Rhapsody”, che ha decretato anche il trionfo di Rami Malek, che interpretava Mercury, che per quella parte ha vinto l’Oscar. 

Il mitico chitarrista qualche giorno fa aveva anche parlato del «ritorno alla luce» di un album del 1992, Back to the light, legato indissolubilmente alla figura di Freddie Mercury: «È stato un periodo buio, siamo stati circondati dal dolore, dalla morte, abbiamo perso una parte della nostra libertà, e il sentimento di oggi è proprio quello del ritorno alla luce».

L'album è stato ripubblicato a quasi 30 anni di distanza, ed è uscito il 6 agosto scorso, in versione «deluxe» con l’aggiunta di un altro intero album con inediti e live. «Quest’album è per me legato a un periodo particolarissimo della mia vita», quello del “ritorno alla luce” dopo la perdita di suo padre e di Freddie Mercury e la temporanea cessazione delle attività dei Queen.

«È sempre vero che devi vedere l’oscurità per capire la luce. Ma c’era anche tanto humor, tanta speranza, un nuovo ottimismo e si sente molto ascoltandolo oggi, è quello che lo rende ancora attuale», ha spiegato May. «Credo di essere rimasto, per molti versi, simile a quel Brian May», ha detto spiegando perché ha deciso di riproporre Back to the light. «È iniziato tutto in un modo curioso. Ogni tanto uso Instagram e avevo realizzato una piccola clip che volevo pubblicare. Con Instagram potete scegliere la musica da una libreria di brani e quelli di Back to the light non c’erano, solo una canzone, Drive by you. Ho pensato che fosse un peccato, mi sono detto: vado a parlare con la mia casa discografica. Ma mi sono reso conto che non ne avevo una. Allora sono andato alla Universal e con loro abbiamo pensato di ripubblicare i miei album solisti. Ma durante il lockdown, riascoltando il materiale, ho pensato che non mi andava di pubblicare un box con tutto e che avrei preferito affrontare un progetto alla volta, trattare ogni uscita come se fosse un album nuovo. Tanto, il novanta per cento della gente penserà davvero che lo sia, perché non era nemmeno sulle piattaforme streaming...». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA