Addio a Bill Butler, leggenda di Hollywood: fotografò il terrore di Lo squalo, i sogni di Grease e la follia di Nicholson

Il grande direttore della fotografia, vincitore di Emmy, nominato agli Oscar, è morto alla vigilia del suo 102esimo compleanno nella serata di mercoledì 5 aprile a Los Angeles, circondato dall’affetto della moglie Iris e delle sue cinque figlie. Il ricordo di Spielberg

Addio a Bill Butler, leggenda di Hollywood: fotografò il terrore di Lo squalo, i sogni di Grease e la follia di Nicholson
di Simona Antonucci
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Venerdì 7 Aprile 2023, 19:44 - Ultimo aggiornamento: 19:45

Fotografò il terrore de “Lo Squalo”, scatenando ondate di ansia tra i frequentatori delle spiagge, e la leggerezza di “Grease”: Bill Butler, direttore della fotografia, vincitore di Emmy, nominato agli Oscar per “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, è morto alla vigilia del suo 102esimo compleanno nella serata di mercoledì 5 aprile a Los Angeles, circondato dall’affetto della moglie Iris e delle sue cinque figlie. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’American Society of Cinematographers, che nel 2003 gli aveva consegnato il premio alla carriera.

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LAUREA IN INGEGNERIA

Nato il 7 aprile 1921 in Colorado, Bill Butler crebbe nello Iowa, dove si laureò ingegnere, e solo in seguito si trasferì in Indiana e poi a Chicago, dove lavorò alla stazione tv WGN-TV come video operatore per pubblicità e programmi locali.

Lì conobbe William Friedkin, che lo coinvolse nel suo primo documentario che fu il debutto per entrambi, “The People vs. Paul Crump, importante documento degli anni ‘60 contro la pena di morte, che valse al detenuto condannato a morte la revisione e la conversione della pena.

LA CARRIERA

Tantissimi i film che firmò in una carriera durata 54 anni, dal 1962 al 2016. Tra questi ovviamente c’è “Lo squalo” di Steven Spielberg. Che lo ha ricordato con comunicato, spiegando che Bill Butler «era la base di quella barca traballante chiamata Orca. Era l’unico elemento di calma in mezzo alla tempesta. La visione della vita di Bill era pragmatica, filosofica e molto paziente, e gli devo molto per il suo contributo costante e creativo». Butler è stato il direttore della fotografia di 85 film, tra i quali “La conversazione” (1974) di Francis Ford Coppola, “Stupro” (1976) di Lamont Johnson, “Grease” (1978) di Randal Kleiser, “Capricorn One” (1978) di Peter Hyams, “La maledizione di Damien” (1978) di Don Taylor e “Rocky II” (1979),  “Rocky III” (1982) e “Rocky IV” (1985),  scritti, diretti e interpretati da Sylvester Stallone.

Haskell Wexler

Nel 1975 Butler si ritrovò sul set di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” per rimpazzare il licenziato direttore della fotografia Haskell Wexler a metà della produzione: entrambi ebbero una nomination all’Oscar per la fotografia per il loro lavoro. Butler aveva sostituito Wexler anche l’anno precedente “La conversazione”, dopo che divergenze creative con Coppola lo avevano costretto a lasciare la produzione all’inizio.

Jack Nicholson

Butler ha diretto anche la fotografia del debutto di Jack Nicholson nel 1971 con “Yellow 33”, il dramma sul pattinaggio “Castelli di ghiaccio” (1978), il musical “Can’t Stop the Music” (1980), la commedia di Ivan Reitman “Stripes - Un plotone di svitati” (1981) e il film sui serpenti spaventosi Anaconda” (1997).

«​Ho sentito che stai facendo un film su un pesce»

Con Spielberg, uno dei suoi incontri più creativi: con il regista aveva lavorato ai suoi telefilm dei primi anni Settanta “Il signore delle tenebre” con Sandy Dennis e Darren McGavin, e “Savage”, con Martin Landau. Un giorno lo incontrò casualmente nel parcheggio degli Universal Studios e gli disse: «Ho sentito che stai facendo un film su un pesce». Per “Lo squalo” Butler ha raccontato che la sua intenzione era quella di far sì che le prime scene sull’isola di Amity riflettessero lo stile realistico dei dipinti di Andrew Wyeth per poi contrastarle con immagini più cupe e violente.

Roy Scheider

Tra le sue inquadrature iconiche, l’attacco all’alba della prima vittima (Susan Backlinie) che apre il film, lo zoom che accompagna lo shock di Brody (Roy Scheider) nell’assistere all’attacco di uno squalo dalla spiaggia e i primi piani estremi dei bagnanti in preda al panico. Butler ha lavorato molto anche in televisione, vincendo il premio Emmy nel 1977 per le riprese del film “I leoni della guerra” e nel 1984 per la fotografia dell’adattamento di Un tram chiamato desiderio con Ann-Margret e Treat Williams. È stato nominato anche nel 1983 per la miniserie “Uccelli di rovo”. Butler ha lavorato fino all’inizio del nuovo secolo, quando era ormai ottantenne, dirigendo la fotografia per il dramma poliziesco “Frailty - Nessuno è al sicuro” (2001) di Bill Paxton, acclamato dalla critica, e la commedia “Funny Money” (2006) di Chevy Chase. Il suo contributo al cinema è considerato un tesoro leggendario.

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