Naturalmente queste ibridazioni non sono di per sé un miglioramento. Molti rimpiangono, non a torto, il coraggio e la libertà della Pixar prima maniera, quella di capolavori come
Ed ecco il piccolo protagonista di
Ecco, infine, che la storia prende corpo, è il caso di dire, intorno a un robot-infermiere morbido e accogliente che è un capolavoro di fusione culturale e funzionale. Un po’ orsacchiotto, un po’ omino Michelin, un po’ fratello maggiore destinato ad accompagnare Hiro nella crescita (e a sostituire da un certo punto in poi il suo V
Ma neanche gli automi più evoluti decidono il proprio destino. E il premuroso Baymax, che non perde occasione di evocare la prima legge della robotica di Asimov (nessun robot farà del male a un essere umano), sarà costretto dalle circostanze a trasformarsi in una specie di Iron Man al servizio di Hiro e della sua banda di studenti in lotta contro il misterioso cattivo che ha rubato al genietto la sua garnde invenzione: uno sciame di microrobot capaci di assumere infinite forme, non tutte pacifiche.
E se qui tornano in mente
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