Isabella Rossellini a Cannes
presenta il tributo a Ingrid Bergman

Isabella Rossellini con la foto della madre Ingrid Bergman
di Gloria Satta
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Sabato 18 Aprile 2015, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 09:50
Uno spettacolo-omaggio, in scena a settembre a New York e atteso poi a Londra, Parigi, Stoccolma e Roma, protagonisti Isabella Rossellini e Jeremy Irons (ma ci saranno anche Fanny Ardant e Christian De Sica). E' ”Ingrid Bergman Tribute”, scritto da Guido Torlonia e Ludovica Damiani in occasione del centenario della nascita della grande attrice svedese, nata il 29 agosto 1915 e portata via da un cancro al seno il 29 agosto (stesso giorno!) del 1982. Lo spettacolo verrà presentato a maggio al Festival di Cannes (che ha messo l’immagine di Ingrid sul manifesto di questa 68ma edizione) da Isabella, figlia dell’attrice e del regista Roberto Rossellini, anche presidente della giuria del Certain Regard.

Lettere. Cinema, amore, passioni, baruffe, successi: il Festival, ha annunciato il presidente Pierre Lescure, si associerà allo spettacolo che toccherà le città più significative nell’esistenza della diva amata da Bergman e Hitchcock. E mescolerà la vita di Ingrid, appassionante come un romanzo, alle lettere che l’attrice scambiò con Rossellini. La prima e più famosa risale al 1948: Ingrid, già star mondiale per aver interpretato Casablanca, Angoscia e Io ti salverò, rimase folgorata dai capolavori Roma città aperta e Paisà e scrisse di getto al regista italiano: «...Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo "ti amo", sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei... ».

Film. Rossellini lasciò la compagna Anna Magnani, che la prese malissimo, e accolse a braccia aperte la diva svedese. Insieme, inseguiti dai paparazzi e dall’anatema di Hollywood (Ingrid aveva lasciato il marito svedese per Rossellini e perciò veniva considerata una sfasciafamiglie), l’attrice e il maestro del neorealismo avrebbero girato i film Stromboli terra di Dio, Europa ’51, Viaggio in Italia, Giovanna d’Arco al rogo e messo al mondo tre figli: Roberto jr. (nel 1950) e due anni dopo le gemelle Isabella e Isotta. Fino al 1957, anno della fine del burrascoso matrimonio tra Bergman e il regista, la tribù Rossellini abitò a Santa Marinella.

Mestiere. «La mia famiglia e io», dice oggi Isabella, «siamo commossi della scelta del Festival di mettere l’immagine di mia madre sul manifesto. Il suo eccezionale percorso artistico ha coperto tanti Paesi e tanti film, dalle piccole produzioni artigianali europee ai kolossal americani».

A Cannes verrà proiettato il documentario Ingrid Bergman: in her own words di Stig Bjorkman. E Isabella, che prima di girare film è stata una celebre modella, racconta: «Mamma adorava il mestiere d’attrice: recitare, per lei, non era una professione ma una vocazione. Diceva sempre: non ho scelto di recitare, è la recitazione che mi ha scelta».

Sul set. La Rossellini è attualmente a Boston sul set del film di David O’ Russel Joy accanto a Robert De Niro, nel 1979 suo testimone al matrimonio, poi fallito, con Martin Scorsese. Due figli e una carriera internazionale, Isabella ha girato film come Sole di mezzanotte, I duri non ballano, Oci ciornie, Velluto blu, Cuore selvaggio, Two lovers e, nel 2010, La solitudine dei numeri primi di Costanzo. Da regista, ha diretto dei corti e l’applaudita serie tv Green Porno, sguardo ironico sul sesso degli animali.

In occasione dell’uscita del libro Ingrid Bergman per immagini, Isabella ha ricordato sua madre. «Ha vuto una vita non facile: perse sua madre quando aveva 4 anni, suo padre a 14 e molto presto la zia che l’aveva adottata. Eppure ha avuto uno sguardo sempre positivo sulle cose».
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