«Il leader più importante del mondo è in ostaggio nel luogo più pericoloso della Terra. Ora l'unico a poterlo salvare è l'uomo più letale al mondo».
Era il 10 luglio del 1981 quando “1997: Fuga da New York” rivelò al mondo il genio di John Carpenter, prima di allora bistrattato dalla critica e con pochi successi all’attivo. Il soggetto era stato scritto inizialmente pensando a Clint Eastwood come protagonista; il casting avrebbe preferito Tommy Lee Jones, ma il regista americano scelse per la parte Kurt Russell, nella parte dell’ex militare Snake Plissken (Iena nella versione italiana), pregiudicato e pronto a tutto, che viene catapultato su Manhattan con una missione ad altissimo rischio, ma con il potenziale di ripulirgli la fedina penale: liberare il presidente degli Stati Uniti, catturato da una banda di criminali.
Il film si svolge in una cornice distopica ben precisa: «1988: l'indice di criminalità negli Stati Uniti raggiunge il quattrocento per cento. Quella che un tempo fu la libera città di New York diventa il carcere di massima sicurezza per l'intero paese. Un muro di cinta di quindici metri viene eretto lungo la linea costiera di Jersey, attraverso il fiume Harlem, e giù lungo la linea costiera di Brooklyn. Circonda completamente l'isola di Manhattan, tutti i ponti e i canali sono minati. La forza di polizia statunitense, come un esercito, è accampata intorno all'isola. Non vi sono guardie, dentro il carcere. Solo i prigionieri e i mondi che si sono creati. Le regole sono semplici: una volta entrati, non si esce più».
Escape From New York at 40: John Carpenter rebelling against the system https://t.co/DM6Nlu3fMU
— The Guardian (@guardian) July 10, 2021
Russell, una benda su un occhio, che dice “che parliamo a fare?” a chi gli propone l’accordo, è tra le immagini iconiche della storia del cinema.
L’anno successivo, Carpenter avrebbe dato sfogo alla sua vena creativa con “La cosa”, un vero capolavoro dell’horror, in cui il terrore viene scatenato da un “nemico” invisibile. Kurt Russell avrebbe continuato una gloriosa carriera, diventando uno degli attori preferiti di Quentin Tarantino, e comparendo anche in “Fast & Furious 7” e “Guardiani della Galassia Vol. 2”.