Bruciarsi o esaurirsi. Questo è il significato letterale dell’espressione anglosassone “to burn out”. Da qui nasce il termine che dà il nome alla Sindrome da Burn-out.
Si tratta di uno stato di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale. L’Oms, classifica questa sindrome come una forma di stress lavorativo che non si è in grado di gestire da soli con successo. Infatti le persone che vengono colpite da tale sindrome non sono più capaci di affrontare il proprio carico di lavoro quotidiano con le risorse disponibili e finiscono per soffrire di esaurimento cronico. Un altro lato negativo è che le ripercussioni non si limitano soltanto alla sfera professionale, ma coinvolgono, in molti casi, anche la vita privata. Ciò determina che la sindrome da burnout è un fenomeno molto complesso, che si manifesta diversamente da soggetto a soggetto.
I SINTOMI
La Sindrome da burnout non si manifesta all’improvviso, ma emerge in fasi diverse e in un tempo prolungato. Secondo l’Oms i sintomi principali sono sensazione di sfinimento, aumento di distacco mentale e cinismo rispetto al proprio lavoro, calo dell’efficienza lavorativa. In una prima prima fase i soggetti interessati da questa sindrome danno prova di grande impegno a livello professionale, e solo successivamente iniziano a provare spossatezza, irritabilità e irrequietezza con il manifestarsi di una stanchezza cronica. Nella fase finale aumenta la rassegnazione, cala anche la concentrazione e mancano le forze. Alcuni provano un forte abbattimento.
Esistono anche altre sintomatologie: dal punto di vista fisico è possibile avvertire mal di testa, stanchezza, disturbi del sonno, tensioni, disturbi gastrointestinali e tachicardia; dal punto di vista psichico, invece, si può avvertire calo della fiducia in se stessi, vuoto interiore, maggiore vulnerabilità in caso di delusioni o perdite, soddisfazione sempre minore sul lavoro, elevata sensibilità allo stress e depressione.
COSA PROVOCA LA SINDROME
Ma cosa induce il soggetto a “contrarre” la Sindrome? Esigenze, obiettivi e contesto variano da persone a persona e anche le cause possono essere di natura diversa. Però una cosa risulta essere certa: la Sindrome da Burnout è la conseguenza di uno stress cronico e presenta fattori di rischio sia interni che esterni. Nella prima tipologia abbiamo impegno esagerato, elevate pretese personali, alto grado di idealismo, perfezionismo, aspettative eccessive, dubbi sul senso del proprio operato, difficoltà a dire di “no”. Mentre per quanto riguarda i fattori di rischio esterni troviamo sovraccarico di lavoro, mancato riconoscimento, mobbing, ingiustizia e scarso controllo sulle proprie mansioni.
PREVENIRE LA SINDROME
Come per ogni patologia o sindrome, anche il Burnout si può prevenire, in particolar modo è necessario ridurre lo stress; chiaramente l’approccio varia da persona a persona. Le possibili misure preventive sono rispettare le proprie esigenze, soddisfare i bisogni fondamentali, fare esercizi di rilassamento e consapevolezza, esercitare l’autocoscienza, nutrire l’auto-accettazione, adottare uno stile di vita sano, consultare e accettare l’aiuto di uno specialista, aumentare la flessibilità e l’autonomia sul posto di lavoro, cercare sempre sostegno all’interno del proprio team, gestire adeguatamente il proprio tempo, porre limiti e dire anche “no”, favorire l’equilibrio tra vita lavorativa e privata e infine ridurre le aspettative irrealistiche.
COME CURARE LA SINDROME
La cura del burnout prevede diverse terapie adeguate al singolo caso. Prima si agisce, più diventa efficace la terapia. I passi chiave da compiere per una buona terapia sono: riconoscere i sintomi, accettarli e rivolgersi ad uno specialista per farsi aiutare.
Sindrome da Burnout, cosa significa e come affrontarla

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Lunedì 21 Novembre 2022, 00:00
- Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 09:45
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