Turismo: Marche puntano su bici e bike hotel

Turismo: Marche puntano su bici e bike hotel
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Giovedì 25 Aprile 2019, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 12:13

ANCONA - Fare delle Marche una destinazione bike di eccellenza. Oggi i progetti e le iniziative relative al progetto del "cluster bike", fortemente voluto dalla Regione Marche, sono stati presentati agli operatori del settore e ai giornalisti dall'assessore al Turismo Moreno Pieroni, dal presidente della terza Commissione consiliare Ambiente e Trasporti Andrea Biancani e dai rappresentanti del Consorzio Marche Bike, fondato da 7 realtà private con l'obiettivo di promuovere il territorio per questa sempre più popolare forma di turismo, sia tramite fiere di settore sia tramite la creazione di reti e rapporti diretti con associazioni di bike turisti diffuse in Europa. La mission è quella di migliorare i servizi forniti ai cicloturisti e di mantenere uno standard di alta qualità trasversale in tutte le Marche. Per la Regione l'obiettivo è anche diversificare e destagionalizzare il turismo marchigiano nelle aree montane e sulla costa. Il settore bike - hanno detto Pieroni e Biancani - è una delle realtà più diffuse e praticate in Europa e non solo. La Regione Marche vede inoltre nella destinazione bike la possibilità di rilancio delle aree colpite dal sisma, attraverso l'avvio di uno sviluppo turistico sostenibile, in grado di creare un nuovo indotto economico ed occupazionale per il territorio. In base al primo ° rapporto Isnart-Unioncamere e Legambiente le presenze cicloturistiche rilevate nel 2018, nelle strutture ricettive e nelle abitazioni private, ammontano a 77,6 milioni, pari all'8,4% dell'intero movimento turistico in Italia. Si tratta di tratta di oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una vacanza utilizzando più o meno intensamente la bicicletta. I cicloturisti sono aumentati del 41% in cinque anni, dal 2013 al 2018 ("nessun altro settore turistico può vantare un aumento del genere" ha osservato Biancani) e oggi generano un valore economico pari a 7,6 miliardi di euro all'anno, portando a oltre 12 miliardi il giro d'affari generato dagli spostamenti a pedali in Italia. Tre le azioni principali illustrate dall'assessore Pieroni su cui la Regione sta lavorando: la riqualificazione delle strutture in bike hotel grazie ai fondi Ue; il collegamento dei diversi percorsi cicloturistici e la creazione di nuovi itinerari, tutti dotati di cartellonistica ad hoc e delle infrastrutture necessarie; la promozione del cluster sui mercati nazionali ed esteri. Senza dimenticare l'impegno nelle infrastrutture: l'integrazione e la connessione tra le ciclabili esistenti, il progetto della Ciclovia Adriatica e quelle che si addentrano nell'entroterra. Il Consorzio Bike Marche ha già allacciato importanti partnership per la promozione: il rapporto con il territorio si sviluppa anche in termini di network tra operatori (affitta bici, officine), tra ristorazione e prodotti tipici, tra aziende agricole ed attività esperienziali in grado di far toccare con mano tradizioni e cultura locale. Attualmente è in atto la raccolta delle adesioni da parte degli operatori interessati a garantire servizi ad hoc ai loro clienti ciclisti. Pieroni ha poi ricordato il progetto Marche Outdoor realizzato in collaborazione con Michelangelo Pistoletto che ha ideato il concetto "Marche Rebirth", la "regione della rinascita". Con il simbolismo del Terzo Paradiso, tre anelli concentrici, sono stati individuati più di 1.600 km di tracciati divisi in sei percorsi "Rebirth", uno per provincia e uno dedicato all'area dei Sibillini, che percorrono l'intera regione. Un progetto accompagnato anche dal bando per la formazione di accompagnatori cicloturistici che la Regione Marche ha varato nel febbraio scorso. E infine da un'attività di promozione con il nuovo brand Marche Outdoor, che figura già su un portale dedicato, da cui è possibile scaricare tracciati, dati tecnici e i riferimenti per prenotare le strutture che hanno aderito al network.(ANSA).
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