Coronavirus: Ciambetti, nell'emergenza Veneto ha fatto scuola

Coronavirus: Ciambetti, nell'emergenza Veneto ha fatto scuola
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Sabato 15 Agosto 2020, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 14:13

"Fin dalle prime settimane che hanno segnato l'inizio della pandemia, in Veneto abbiamo vissuto in prima persona una situazione tragica, ma il sistema sanitario regionale non è mai entrato in affanno. Sin dalle prime fasi siamo stati elogiati per la nostra gestione innovativa. Grazie all'intuizione del Presidente Zaia, siamo stati i primi a fare test a tappeto individuando la contagiosità dei soggetti asintomatici, mentre ancora dall'OMS ci dicevano che non avrebbero avuto effetto. Abbiamo creato molti posti letto per terapie sub intensive per trattare migliaia di pazienti. Ci è stata internazionalmente riconosciuta una straordinaria capacità di gestione dell'emergenza". Così il presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, alla plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) a Bruxelles alla presenza di Janez Lenarčič commissario europeo per la gestione delle crisi.

"Purtroppo, lo voglio dire chiaramente: l'Europa ha mancato un appuntamento con la storia - ha aggiunto - . Nel momento del bisogno, l'assenza dell'Europa agli occhi dei nostri cittadini è stata palese. La risposta europea non solo è stata tardiva ma è stato evidente l'iniziale sottovalutazione nel comprendere che si trattasse di uno shock esogeno e simmetrico. La crisi del Covid-19 ha dimostrato che c'è ancora molta strada da fare nel processo di integrazione europea. Faccio un esempio: anziché impegnarci a livello europeo per coordinare l'acquisto di attrezzature mediche sui mercati mondiali, abbiamo assistito ad una guerra commerciale tra Paesi membri dell'Unione. La pandemia ha mostrato in modo inequivocabile la rilevanza dei territori e delle regioni in tutti i Paesi dell'Unione europea". 

 

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