La Puglia rinasce: è già primavera

La Puglia rinasce: è già primavera
di Vincenzo MARUCCIO
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 15:09

L’economia che prova ad accelerare, il turismo che riapre le porte, la macchina degli eventi che si rimette in moto. Nonostante i venti di guerra, nonostante la stangata dei rincari. La ripartenza, sia pur graduale e a macchia di leopardo, c’è già stata. Ora si tratta di accelerare smussando gli angoli del pessimismo e tendendo la mano a chi rischia di rimanere indietro. La Puglia è in prima fila con il suo posto al sole che si è guadagnato negli ultimi anni: protagonista della vita nazionale e luogo di crocevia internazionale con le bandierine della sua identità ben piantate in uno scenario globale. Dal Gargano al Salento, dalle grandi città ai borghi: un territorio interconnesso che da storico fattore di debolezza (se le città soffrivano erano dolori anche per le aree rurali e viceversa) è diventato punto di forza. La crescita dei capoluoghi fa da traino all’hinterland e alle zone periferiche. Il mare “tira” e ne beneficiano i paesi dell’entroterra. Punti congiunti che formano un sistema a raggiera dove nessuno è isolato.

Il turismo va di corsa e cambia identità

La ripresa del territorio 


Non è la California sognata 30 anni fa. Non è, probabilmente, neanche la Puglia Felix di cui si è favoleggiato a lungo. Ma la sostanza c’è e conta oltre la forma: l’appeal resta immutato e il brand Puglia ha messo radici da tempo.

Il turismo è la cartina di tornasole della capacita di reattività quando i tempi impongono un rapido cambio di passo dopo lunghi periodi bui.

L’ultima fotografia è il report Isnart elaborato per conto di Pugliapromozione che disegna tendenze e aspettative di questa stagione di mezzo tra l’inverno e l’estate che verrà: prenotazioni in calo a inizio 2022, ma un’inversione di tendenza che già s’intravede se si guardano i dati delle ricerche online per la vacanza futura. Il segnale che, assicurano gli esperti, non tradisce: il numero dei clic sui portali turistici è il termometro per capire come andranno le cose nei prossimi mesi.

L'appeal della Puglia

Con la Puglia sopra le medie nazionali per attrattività di location: le masserie lusso, i resort di charme, i b&b con buon rapporto qualità-prezzo, i lidi al tramonto, i villaggi immersi nel verde. Turisti numerosi in arrivo nonostante il “buco” legato al calo dei russi (segmento cruciale nella fascia 5 stelle), la crisi internazionale che non incoraggia e la “coda” delle ondate Covid. Certo, le disdette si ripresentano a fasi alterne e non vanno nascoste, ma sono nubi sporadiche a fronte della schiarita che gli addetti ai lavori si aspettano per l’estate 2022.
Una Puglia con molte frecce al proprio arco. Si torna ad un patrimonio policentrico pronto a compensare criticità temporanee con la ricchezza di alternative: se s’inceppa il calendario di eventi, c’è la risorsa mare; se si fermano sagre e feste patronali, ci sono gli itinerari naturalistici aperti a nuovi target.

Con il via libera ai riti religiosi da parte dei vescovi sarà il calendario della Settimana Santa il primo, in ordine di tempo, a beneficiare dell’allentamento dei vincoli legati alla pandemia: i Misteri di Taranto, i “pappamusci” di Francavilla Fontana, le processioni di Molfetta e la Passione di Gallipoli. Sono gli esempi illustri di una “mappa” che costituisce il fiore all’occhiello di un’offerta identitaria di eventi come poche altre regioni italiane possono vantare. Il sacro e il profano, verrebbe da dire, perché c’è l’altra faccia della medaglia: una programmazione che si arricchisce ogni giorno di nuovi appuntamenti in questa primavera che già promette bene. Il grande cinema aprirà le danze con il Bif&st già dietro l’angolo: il sipario si alzerà sabato prossimo nei maggiori teatri di Bari per una rassegna che, tra anteprime e ospiti di rilievo, rappresenta un must. Il ritorno a Bari di Fiorello è l’evento clou di aprile: il 26 e 27 aprile (al Teatro Team) c’è lo showman capace di infiammare le platee nazionalpopolari come nessun altro in Italia. Poi, quando le temperature cominceranno a salire, saranno i concerti a dettare legge. Con la Puglia che avrà poco da invidiare agli altri per qualità e quantità: Vasco Rossi (sempre il più atteso) il 22 giugno allo stadio San Nicola di Bari, Cesare Cremonini il 25 giugno all’Arena della Vittoria di Bari, Blanco il 4 agosto al Gondar di Gallipoli, i Pixies il 16 agosto a Lecce. Senza dimenticare Jovanotti con il raduno del Jova Beach Party il 30 e 31 luglio sulla spiaggia di Barletta.

Solo una parte di un elenco ben più lungo. Le punte di diamante di un calendario a cui vanno aggiunti i due eventi-simbolo: il Medimex confermato a Taranto con l’americana St Vincent attesa per il 12 giugno e la Notte della Taranta di Melpignano di fine agosto quest’anno diretta dal pianista Dardust. Sintesi perfetta di un fenomeno musical-culturale che custodisce memorie e muove economie. Punto di equilibrio difficile, ma finora rivelatosi vincente per la Puglia che guarda al futuro. Il cerchio che si chiude con la rinascita nelle piazze.

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