Maker Faire, i robot del Politecnico di Milano: dal chirurgo a quello agricolo

Maker Faire, i robot del Politecnico di Milano: dal chirurgo a quello agricolo
di Paolo Travisi
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Sabato 12 Dicembre 2020, 17:30

Maker Faire ci porta nei laboratori di Leonardo Robotics Labs del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, che riuniscono le competenze interdisciplinari di intelligenza artificiale, robotica autonoma, interazione persona-robot e apprendimento automatico.

Il tour nel laboratorio comincia dal sistema chirurgico Da Vinci, con Alessandra Pedrocchi, docente di Neuroingegneria Politecnico di Milano, che mostra "un robot chirurgico che si trova in molte sale operatorie dei nostri ospedali, ma alla console non c'è nessuno. La nostra sfida è rendere possibile un conrollo remoto sempre più sicuro che metta il chirurgo in una posizione di maggior comfort e miglior ergonomia di lavoro" spiega Pedrocchi. "Un altro aspetto di cui ci occupiamo è l'uso dei robot nella medicina in riabilitazione e per l'assistenza di soggetti con gravi disabilità. Quello che stiamo studiando insieme a colleghi neurofisiologi e clinici è la relazione fra l'azione periferica funzionale e i meccanismi alla base del riapprendimento e della rimappatura cerebrale. Dal punto di vista della robotica, in ambito riabilitativo, la sfida su cui stiamo lavorando maggiormente riguarda la collaborazione fra il robot e il paziente, per favorire il riapprendimento".

Il tour prosegue con AIRLab, presentato da Andrea Bonarini, docente di Robotics and Design Politecnico di Milano, che nasce nel 1973 a supporto delle ricerche e della didattica in Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano. Le tecniche di intelligenza artificiale applicate sono relative al trattamento e all’interpretazione dei segnali in diversi ambiti innovativi ed alla definizione di comportamenti dei robot. "Nella robotica agricola, sono stati sviluppati robot autonomi per il trattamento e il monitoraggio di colture come quella della vite o per il trattamento intelligente di colture in serra. Nel campo dei veicoli autonomi, alcuni dei quali realizzati in AIRLab con diverse collaborazioni industriali, sono stati sviluppati anche algoritmi per la valutazione dello stato emozionale dei passeggeri" spiega Bonarini.

Il terzo lab si chiama Merlin, e viene spiegato da Paolo Rocco, docente di Control of Industrial Robot, laboratorio di meccatronica e robotica industriale. "In questo laboratorio facciamo ricerca e trasferimento tecnologico su tutte le applicazioni della robotica di interesse industriale. Nel laboratorio sono presenti vari robot industriali che noi potenziamo con visione artificiale e senso del tatto per far loro compiere operazioni sempre più avanzate. Per esempio vedete il robot rosso della COMAU impegnato in una finitura superficiale di una pinza freno che esegue misurando la forza al contatto. Ci occupiamo in particolare di robotica collaborativa, ovvero dei nuovi robot concepiti, progettati e certificati per operare fianco a fianco dell’uomo. I robot collaborativi sono particolarmente interessanti perché garantiscono la sicurezza nell’interazione con l’uomo senza necessità di gabbie o infrastrutture fisiche di protezione. A questi robot noi forniamo intelligenza, dotandoli di sensori di visione intelligente che consentono di capire che cosa il collaboratore umano sta facendo e di adattare il comportamento del robot di conseguenza".

Infine nel Laboratorio mOve, Matteo Corno, docente di ICT for Control Systems Engineering, ha raccontato le ultime novità nei settori del controllo automobilistico, dei veicoli intelligenti e della smart mobility.

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