Maker Faire 2019, torna il più grande evento europeo sulla tecnologia: «Avviciniamo l'intelligenza artificiale alla realtà»

Maker Faire, il più grande evento europeo sulla tecnologia: «Avviciniamo l'intelligenza artificiale alla realtà»
di Francesco Malfetano
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Martedì 15 Ottobre 2019, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 18:27

«In questo momento la forza della robotica è avvicinare l'Intelligenza Artificiale (IA) alla realtà fisica, per rendere entrambe più comprensibili per la gente comune». Un robot senza istruzioni e algoritmi infatti ad oggi non può esistere. Così come quei processi di apprendimento automatizzato che caratterizzano l'IA «appaiono molto lontani se non ci sono degli oggetti animati che li avvicinino alle persone». Bruno Siciliano, 60 anni, è uno dei padri nobili della robotica italiana. Non a caso da anni, oltre ad essere docente dell'università Federico II di Napoli, occupandosi di innovazione cerca di far combaciare il più possibile l'idea che si ha dei robot e del nostro futuro automatizzato con la visione che appassionati e non si sono creati.

Proprio con questo spirito, quello di raccontare il panorama hi-tech internazionale, da tre anni Siciliano si occupa dell'area robotica per Maker Faire, il più grande evento europeo dedicato alla tecnologia ed all'innovazione, organizzata dalla Camera di Commercio della Capitale e da Innova Camera. Quest'anno infatti, durante l'evento che si terrà dal 18 al 20 ottobre alla Nuova Fiera di Roma, tra le centinaia di progetti relativi a economia circolare, arte, cibo, cultura dell'innovazione e formazione, troverà spazio un intero padiglione dedicato alla robotica in tutte le sue sfaccettature. Un'area che rispecchia il crescente interesse da parte di studenti, di maker appassionati e di curiosi alle prime armi.

I PROGETTI
«Ci sono oltre 70 progetti provenienti da ogni angolo del mondo da scoprire - spiega Siciliano - Di solito quelli che incuriosiscono di più riguardano l'interazione sociale con i robot e l'utilizzo della robotica per la salute o la sicurezza. Semplicemente perché le vediamo come più vicine a noi». Così ci saranno una serie di incontri, ad esempio venerdì un keynote di Bram Vanderborght, professore della Università di Bruxelles noto per il suo lavoro sui robot per l'interazione con le persone e la società, e diverse macchine esposte. Prisma Hand II ad esempio, una mano antropomorfa sviluppata da Prisma Lab e Icaros Center, in grado di afferrare e manipolare oggetti che sarà testata come protesi su pazienti amputati. L'arto, oltre a vantare una particolare robustezza, è dotato di sensori tattili applicati a livello dei polpastrelli che consentono di regolarne la forza di contatto e quindi garantire una giusta presa. 

QUADRUPEDE
Ma ci sarà anche HyQReal, un robot quadrupede dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova da ben 130 kg, progettato per supportare l'uomo in scenari di emergenza quali incendi, terremoti ed interventi in luoghi pericolosi o inaccessibili per gli umani. Grazie alla pelle in Kevlar, fibra di vetro e plastica - ma soprattutto ai muscoli composti da 4 motori elettrici - il robot può resistere a qualsiasi imprevisto e anche trainare da solo un aereo di oltre 3 tonnellate. Non solo, HyQReal è dotato anche di un'elaborata intelligenza artificiale sviluppata da un altro dei protagonisti dell'esposizione capitolina: I-RIM. Vale a dire il neonato Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti guidato da Antonio Bicchi, altro volto noto della ricerca italiana, che farà il suo esordio internazionale proprio durante la Maker Faire.

Ma avvicinare la robotica e l'AI alle persone significa anche investire in formazione. «Abbiamo voluto raccogliere il mondo della ricerca - racconta il professore - non solo quello accademico o dei centri, ma anche quello delle aziende, degli stakeholder, delle startup e farli combaciare». Un'iniziativa che durante la Maker Faire si traduce anche in un biglietto agevolato per gli studenti universitari e in una sorta di piattaforma di incontri a loro dedicata.

RoboTinder è un'app sviluppata per permettere ai neolaureati di dare il proprio like alle aziende presenti durante la fiera e viceversa. La piattaforma in pratica vuole permettere di presentare le proprie idee a chi potrebbe svilupparle e lanciarle perché «la robotica - chiude Siciliano - per avanzare ha bisogno delle persone».
 

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