Dalla teoria alla pratica, senza trascurare l’aspetto commerciale di un’idea. A Maker Faire 2018, l’Istituto Sarrocchi di Siena, ha portato diversi progetti, pensati e realizzati dagli studenti. Il primo si chiama Plinko «l’applicazione meccanica di una legge statistica, che dimostra come si distribuisce una pallina di metallo lasciata cadere all’interno di un box, secondo la curva statistica di Gauss» ha spiegato il professore Damiani Massimo. «In questo caso lo studente che l’ha progettata, ha integrato anche una parte elettronica, con un microcontrollore che è in grado di vedere dove cadono le palline, azionando un nastro trasportatore che le raccoglie».
Il secondo progetto della scuola senese è un prototipo. Si tratta di una plantare riscaldato ideato dalla studentessa Matilde Sassetti «che ha pensato d’integrare in uno scarpone da sci o in una scarpa invernale da lavoro, dei plantari riscaldabili controllabili dallo smartphone». Il plantare, dotato all’interno di una termo-resistenza è alimentato da una batteria a basso voltaggio e lunga durata, che grazie all’app del telefono può essere acceso/spento. Ma la cosa più utile è la possibilità di regolare la temperatura senza togliere la scarpa, che nel caso di uno scarpone da sci è particolarmente comodo.
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