Si chiama Punchlab ed è la prima applicazione di fitness per gli sport da combattimento: pugilato, kick-boxe, MMA e arti marziali da contatto. L'idea appartiene a tre romani, che dopo essersi trasferiti in Spagna, sono ritornati a Roma per sviliuppare la loro idea grazie a Luiss Enlabs.
«Questi sport sono sempre più praticati, ma sul fronte hi-tech sono rimasti un po' indietro. Noi forniamo agli sportivi la possibilità di tracciare il loro allenamento, perché l'app - applicata su un sacco da boxe per esempio - traccia l'allenamento, il numero dei colpi, la potenza, fornendo statistiche in real time e storiche dei progressi fatti» sottolinea Valerio Raco, uno dei tre fondatori di Punchlab durante la manifestazione Maker Faire 2019.
Funziona così. L'app si scarica su iOS e Android, e si inserisce in una fascia elastica da legare intorno ad un sacco. «Ogni smartphone ha un accelerometro e tramite l'accelerazione del sacco siamo in grado di sapere quante volte e con quanta forza è stato colpito. Tutti questi dati sono fondamentali per conoscere la performance ed anche per fornire motivazione aggiuntiva».
Al momento PunchLab funziona molto in America, e si sta diffondendo in Europa, mentre in Italia i tre giovani imprenditori, un neuroscienziato, uno sviluppatore ed un ingegnere, hanno avviato una partnership con la Federazione Italiana di Pugilato.
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di Paolo Travisi
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Sabato 19 Ottobre 2019, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 17:54
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