Moderne botteghe artigianali: i mestieri della tradizione

Moderne botteghe artigianali: i mestieri della tradizione
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 00:00

Mentre incalzano le nuove professioni, provano a resistere gli antichi mestieri di un tempo: le cosiddette botteghe dopo un lungo periodo nero stanno provando a tornare in auge. Quelle antiche, e che tali sono rimaste, vanno avanti grazie ad un mercato di nicchia, gli altri si stanno invece aggiornando passando alla nuova tecnologia.  Sostenibilità ambientale e riuso creativo, questi i due criteri su cui si parte per la rinascita dell’artigianato. Ed evolvono, così, alcune professioni della tradizione, che stanno conoscendo una seconda giovinezza. Oggi gli artigiani 4.0 sono tantissimi: dai patiti di informatica che inventano nuove app per gli smartphone ai giovani architetti che lavorano nei “Fablab” (moderne officine della fabbricazione digitale), dai calzolai che diventano “manutentori della calzatura” ai sarti che uniscono artigianato e tech. Molto fa la creatività personale, ma per i giovani che intendono inseguire queste carriere si moltiplicano anche luoghi e corsi di formazione.

I laboratori di fabbricazione
I FabLab, laboratori di fabbricazione o fabrication laboratory, sono l’esempio più lampante del progresso nella tradizione. Dagli anni duemila in poi il modello si è diffuso in tutto il mondo: oggi in Italia i Fablab sono una settantina, diffusi da Milano a Matera, e coinvolgono a vario titolo circa 2 milioni e mezzo di utenti. Sono luoghi di condivisione, formazione, creazione: all’interno si riuniscono giovani maker (ingegneri, fisici, designer) che con una semplice stampante 3d possono produrre un prototipo di «almost everything» (quasi tutto) come disse Gershenfeld.

Il settore delle calzature
Il classico ciabattino è ormai quasi scomparso, con l’eccezione di poche botteghe ancorate alla tradizione. Ma nell’era digitale anche questa professione necessita di figure e competenze nuove. E così ad esempio in provincia di Padova è nato il Politecnico Calzaturiero, con un suo proprio Fablab e i corsi di formazione. Alla “Scuola di Design e Tecnica della Calzatura e della Pelletteria” si diventa designer, tecnico e modellista di scarpe e borse.  Si imparano le nuove tecnologie per la progettazione, le metodologie per il controllo della qualità e il funzionamento degli strumenti per la gestione e il controllo dei processi.

La moda e la sartoria
Il tessile è uno dei vanti del Made in Italy, ma per restare tale e riuscirci realmente, non poteva bastare la sola tradizione.  Anche nel tessile l’innovazione è entrata forte con l’uso della tecnologia ampio e trasversale. All’Its Moda di Pescara c’è il corso di Sartoria Digitale 4.0. Si impara a realizzare abiti ed accessori con la tecnica del “body scanner 3d”, ad utilizzare software creati per il fashion design, a realizzare accessori con la stampa 3d e tagliare i pattern con il laser. Anche quello dei materiali è un universo tutto da scoprire, con fibre naturali e tessuti ecosostenibili. E mentre si moltiplicano le imprese che producono abiti compostabili, altre puntano sul riciclo.

Gli obiettivi
Il primo è fornire ai giovani artigiani e praticanti dei mestieri dell’arte un sostegno adeguato in termini economici e di competenze per professionalità antiche, con una domanda oggi ancora attiva nel mercato del lavoro tra aziende e botteghe artigiane di eccellenza, e allo stesso tempo tutelare l’artigianato e i mestieri tipici della tradizione italiana. Questi gli obiettivi di chi sta lavorando nel settore unendo la tradizione all’innovazione. Mestieri che i giovani non volevano più fare e che adesso stanno ritrovando nuova vita. Ciabattini e sarti sono solo una delle tante sfaccettature. Anche la scultura tradizionale, come ad esempio i pastori napoletani, stanno in questi anni tornando in auge anche oltre il periodo natalizio grazie soprattutto alle nuove tecniche in stile social media manager.