Due anni dopo, Sam è ancora qui: la previsione dei medici era stata troppo pessimista e per tutto questo tempo l'uomo ha alternato le varie cure all'impegno in prima persona con associazioni animalistecome Peta. «La malattia è un'esperienza terribile, ma mi ha fatto capire quali siano le cose veramente importanti in cui credere nella vita», ha raccontato al Daily Mail.
Ora che i suoi giorni stanno davvero volgendo al termine, Sam Simon ha raddoppiato gli sforzi per difendere i diritti degli animali, partecipando a eventi e girando cortometraggi. Ma, soprattutto, dal momento che morirà senza eredi (non ha figli), ha deciso di destinare oltre 100 milioni di dollari a varie associazioni animaliste.
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