Blair, coniugato a sua volta dal 1980 con Cherie, infatti, ne ha tenuto a battesimo la figlia Grace, circostanza che contribuì cementare un’amicizia comunque ben consolidata, anche grazie ad incontri e occasioni pubbliche. Già nell’anno della sua prima a candidatura a premier, il 1997, infatti, quello che sarebbe diventato il successore di John Major riuscì a ottenere il fondamentale endorsement dello “squalo di Melbourne” e del suo apparato mediatico, un sostegno che poi gli consentì di soggiornare al numero 10 di Downing Street.
Murdoch allora non lo poteva sapere ma quell’aiuto al giovane politico laburista gli sarebbe costato nientemeno che il fallimento del suo terzo matrimonio. Stando alle indiscrezioni riportate dal “Mail on Sunday”, l’ex consorte dell’imprenditore - le pratiche di divorzio si sono concluse nei giorni scorsi -, infatti, non si sarebbe certo limitata a testimoniare nel foglio “incriminato” la sua cotta per Blair ma dalle parole tracciate nel foglio era già passata ai fatti. Il tabloid britannico, che afferma di non avere prove concrete del tradimento, infatti, narra comunque di alcuni incontri in una villa di Murdoch in California, negati assolutamente dall’ex premier ma a quanto pare confermati dallo staff della proprietà, e di una notte trascorsa su uno yacht.
Tutte ipotesi, dunque, anche se la rottura tra la Deng e l’ottantaduenne miliardario è stata sancita, come, d’altronde, sembra proprio avvenuta anche quella tra quest’ultimo e lo stesso Blair. Infuriato per il “fattaccio”, infatti, Murdoch avrebbe posto fine al suo quasi ventennale rapporto con il politico: prova inconfutabile, sempre secondo il “Mail on Sunday”, ne sarebbe il riuscito tentativo del tycoon di non far invitare l’ex inquilino di Downing Street nel luglio scorso - guarda caso appena un mese dopo la presentazione dell’istanza di divorzio – alla Sun Valley Conference, la prestigiosa conferenza annuale che raduna i grandi personaggi del business, della politica e della cultura. Una casualità che assomiglia tanto all’effetto collaterale di un banale “dramma” della gelosia.