La faccia angelica dell'anticristo: le foto inedite di Charles Manson da giovane

Charles manson da giovane
di Andrea Andrei
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Giovedì 10 Ottobre 2013, 18:26 - Ultimo aggiornamento: 21:22

Charles Manson nell'immaginario collettivo uno dei pi spietati e spaventosi serial killer della storia.

Tanto che sono in molti a considerarlo l'anticristo in persona. Le cronache lo hanno sempre presentato come un folle, come il criminale malvagio dai capelli arruffati e dalla svastica tatuata in fronte. Insomma, quanto di più distante ci possa essere dalla “normalità”.

Ma ora il biografo Jeff Guinn ha pubblicato alcune foto inedite di Manson, che lo ritraggono in contesti normali, proprio come una persona qualsiasi, in grado anche di provare sentimenti positivi. C'è un'immagine del futuro serial killer da bambino, un'altra del giorno del suo matrimonio con Rosalie Willis. Lui all'epoca aveva vent'anni, lei 15. Ebbero anche un figlio, ma la loro unione durò solo due anni, come i buoni propositi di Manson di vivere una vita normale.

Guinn lo descrive infatti come una persona fredda, che a dispetto delle apparenze e di quanto racconta lui stesso (oggi ha 78 anni), ebbe da sempre una preoccupante propensione alla violenza. Come raccontano la sorella Nancy e la cugina JoAnn, fin da bambino Charles mentiva su tutto, non smetteva mai di combinare danni e poi di incolpare gli altri. Inoltre sembrava essere ossessionato dal fatto di dover essere sempre al centro dell'attenzione.

La cugina JoAnn addirittura aveva paura di lui, visto che una volta il piccolo Charles fu sul punto di colpirla con una falce trovata in giardino: «Aveva un'ossessione per le armi. Quando diventò più grande si mise a rubare automobili e a rapinare negozi». A 12 anni Manson era già stato spedito al riformatorio, dove probabilmente subì abusi sessuali e violenze.

Charles ha sempre raccontato di essere figlio di una prostituta adolescente e di non aver mai conosciuto il padre. In realtà, scrive Guinn, sua madre Kathleen aveva 15 anni quando rimase incinta di un uomo più grande di lei che la abbandonò subito dopo. La donna riuscì allora a trovare un altro uomo, William Manson, e a convincerlo che il figlio fosse suo. Insomma, la propensione a mentire il piccolo Charles ce l'aveva nel sangue. E non solo quella: il matrimonio di Kathleen e William finì due anni dopo e lei si dedicò più alla vita mondana e all'alcool che al figlio. Finì in carcere per rapina quando Charles aveva cinque anni.

In molti credono che Charles Manson in realtà fosse semplicemente pazzo. Quando fondò la sua “Family”, una specie di setta hippie fondata su sesso di gruppo e LSD, si trovò però in buona compagnia. La maggior parte dei membri erano persone fortemente svantaggiate e perciò impressionabili sulle quali Manson riusciva a imporsi. Tanto da spingerle a commettere alcuni dei crimini più efferati del secondo Novecento.

L'8 agosto del 1969 Manson e la sua “Famiglia” massacrarono Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, incinta di 8 mesi. Insieme alla donna furono uccise anche altre quattro persone: tre amici di Sharon e il custode della villa dove risiedeva con il marito, e dove avvenne la carneficina. La notte successiva, la setta uccise Leno e Rosemary La Bianca, nella loro casa di Los Angeles.

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