«Caro papà e passeggero del posto 16C, grazie per aver giocato con mia figlia autistica»

La piccola Kate
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Lunedì 19 Gennaio 2015, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 20:36
Il portale FaitHit ha pubblicato la commovente lettera di Shanell allo sconosciuto che ha giocato pazientemente in aereo con sua figlia Kate, una bimba autistica.





Questo il testo della lettera:

«Caro 'papà' del posto 16C sul volo 1850 da Philadelphia,

ho fatto sedere Kate sapendo bene che avrebbe viaggiato accanto a uno sconosciuto. Sapendo della sua mania di alzare e abbassare la tendina del finestrino, ho deciso di farla sedere in un posto al centro. C'era un'intera squadra di basket con noi, pensavo sarebbe capitata con uno di loro, e invece ha trovato te. Nel momento stesso in cui ti sei seduto, lei si è strofinata sul tuo braccio: il tuo vestito era morbido e a lei piaceva. Poi, quando Kate ti ha detto 'Ciao papà, questa è la mia mamma', l'hai conquistata. Sei stato al gioco anche lì.

Avresti potuto innervosirti, avresti potuto ignorarla, avresti potuto lanciarmi uno sguardo come a dire 'Vedi di controllarla'. Non hai fatto niente di tutto questo. Hai iniziato a chiacchierare con Kate, chiedendole tutto sulle Tartarughe Ninja, poi avete giocato con i pupazzi. Quando ti ha dato Schroeder e ti ha chiesto di fare il cattivo (fidati, per lei è un onore), tu hai giocato con lei, e non sembravi mai infastidito. Avete continuato a divertirvi insieme, poi ti ha dato un po' di tregua almeno quando ha iniziato a giocare con le Barbie. Scommetto che hai anche tu una figlia.

I problemi sono iniziati prima dell'atterraggio. Kate ha iniziato ad urlare, non voleva la cintura di sicurezza allacciata e voleva che aprissero la porta dell'aereo. Anche se era difficilmente controllabile, hai provato a distrarla con i suoi giochi, e questo mi ha emozionato.

Grazie per averci fatto passare all'uscita, e di averla abbracciata. Una volta scesa dell'aereo, stava molto meglio, se vuoi saperlo.

Per questo ti ringrazio. Grazie per non avermi fatto ripetere le solite frasi di scuse che devo dire spesso in pubblico, per aver intrattenuto Kate facendole vivere il miglior volo della sua vita, e per aver messo da parte i giornali per giocare con lei».