La figlia di Sposini contro Mara Venier:
«Vuole strumentalizzare la tragedia»

Mara Venier
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Martedì 13 Settembre 2011, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 19:35
ROMA - Ora basta. Non vero: nessuno impedisce a Mara Venier di venire a trovare pap. Questa non La vita in diretta, la vita vera. E il nostro dolore merita pi rispetto.
Sono le parole amareggiate di Francesca Sposini a Vanity Fair in edicola da domani. Da quando suo padre Lamberto ha avuto un'emorragia cerebrale il 29 aprile, piantona la porta della sua stanza al Policlinico Gemelli di Roma. Si avvicenda con gli altri familiari del giornalista che, con Mara Venier, conduceva "La vita in diretta".



Francesca non ha bisogno di polemiche che le riempiano la giornata, ma è turbata dalle parole della Venier che, in un'intervista al settimanale Chi, ha detto: «Non mi è permesso di andare a trovare Lamberto in ospedale. Non posso fare altro che accettare le decisioni di chi si occupa di lui».



Francesca Sposini parla poi della malattia del padre: «Ha iniziato un lungo e faticoso percorso riabilitativo. Ci vuole pazienza, ma fa ottimi progressi e i medici sono ottimisti». Quanto a riprendere a parlare, «sta iniziando», spiega la figlia. «È vigile, cosciente, legge i giornali, guarda la tvv, ce la mette tutta. La malattia non lo ha sfigurato. È solo molto magro, ha bisogno di riposo e privacy».



Che cosa è accaduto con Mara Venier? «Temo che la signora voglia strumentalizzare questa vicenda tragica. A pochi giorni dalla messa in onda del programma (La vita in diretta è iniziato il 12 settembre, ndr) farebbe meglio a parlare dei contenuti della trasmissione, invece di lanciare accuse false».



Sposini spiega che il rapporto fra suo padre e Mara Venier era di tipo «professionale, erano colleghi che si rispettavano. Nulla di particolare». Quanto alle visite in ospedale, la figlia del giornalista sottolinea che Mara Venier è andata a trovare il padre Lamberto «il giorno che ha avuto il malore. E nuovamente qualche giorno dopo. Poi basta».



Non era ben accetta? «Da 4 mesi informo tutti coloro che mi chiedono della salute di papà, non lesino notizie a nessuno. E, quando mi chiedono di fargli visita, mi limito a riportagli la richiesta. Non se la sente di vedere tutti, ma è lui a scegliere. La Venier non mi ha mai chiamato. Nessuno le ha detto di no».



Perché allora dice che le avete impedito di vedere il suo collega? «Non avendo buoni rapporti con alcuni dei miei familiari, forse ha deciso di montare un caso. Ripeto: la signora non si è mai rivolta a me, quindi nell'augurarle buon lavoro, la pregherei di smetterla di parlare a sproposito».