John Malkovich festeggia 60 anni

John Malkovich festeggia 60 anni
di Giacomo Perra
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Lunedì 9 Dicembre 2013, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 16:20
Per raccontare la sua riconosciuta importanza nel panorama recitativo internazionale, baterebbe dire che il suo nome diventato addirittura parte del titolo di un film. Un privilegio più unico che raro ma essere John Malkovich, come testimoniato dall'omonima pellicola del 1999 di SpikeJonze, deve essere decisamente intrigante anche oggi che l'attore compie sessant'anni.



Nato nell'Illinois da un editore di origini croate e da una giornalista con geni scozzesi e tedeschi, Malkovich scopre la magia del palcoscenico all'età di sette anni dopo essere stato folgorato da uno spettacolo di Thornton Wilder, "Piccola città". Lasciato il corso in scienze ambientali all'Università, nel 1976 si trasferisce a Chigago e fonda la Steppenwolf Theatre Company con cui negli anni a venire sarà protagonista di decine di spettacoli.



Trasferitosi a New York, nel 1984 debutta, al fianco di una star del calibro di Dustin Hoffman, a Broadway in "Morte di un commesso viaggiatore", che lo vedrà mattatore anche in una versione televisiva, portandogli in dote un Emmy Award, l'Oscar americano del piccolo schermo



Al cinema esordisce con "Le stagioni del cuore", che gli frutta una nomination dei giurati dell'Academy, quelli della statuetta più ambita a Hollywood, come miglior attore non protagonista. Sempre nella prima metà degli anni Ottanta arriva una parte importante nel drammatico "Urla del silenzio" e poi, a fine decennio, "Le relazioni pericolose", il film che lo consacra e che gli fa conoscere Michelle Pfeiffer, con cui intreccia una importante relazione.



Ormai stella di prima grandezza del grande schermo americano, nel 1990 viene chiamato da Bernardo Bertolucci che lo vuole per "Il tè nel deserto", sul cui set conosce la studiosa torinese di culture orientali Nicoletta Peyran, sua attuale moglie e madre dei suoi due figli.



Candidato nuovamente all'Oscar per l'interpretazione nel film "Nel centro del mirino", Malkovich continua la sua ottima carriera d'attore affiancata da quella di regista, anche se per ora con due sole prove del 2002, e di produttore.



Serio e rigoroso come pochi altri esponenti del cinema americano, l'artista statunitense ha sempre avuto grande coraggio, oltre a una eccezionale dose di modestia, fuori e dentro set; il giugno sorso, ad esempio, non esitò un attimo ed intervenne prontamente per salvare un pensionato che, caduto su un marciapiede e feritosi al collo, stava perdendo molto sangue. Dopo aver fermato l'emorragia con la sua sciarpa, al signore che ringraziatolo gli chiese il nome Malkovich, senza aggiungere altri particolari, rispose semplicemente di chiamarsi John. E allora tanti auguri John.