Carla Bruni scandalosa: su Youtube
ricompare il video censurato

Carla Bruni
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Mercoledì 26 Maggio 2010, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 23:27
PARIGI (26 maggio) - La sua repentina sparizione aveva fatto venire molto pi di un sospetto a blogger e utenti del web. Subito dopo l'improvvisa cancellazione da Youtube del video in cui un regista francese colleziona molte imbarazzanti interviste e apparizione tv della "premiere dame" Carla Bruni prima di diventare lamoglie del presidente francese Nicolas Sarkozy in olti avevano pensato a una censura.



Ma oggi il video è ricomparso in rete: la bella Carlà parla a ruota libera di tutto, soprattutto di sesso e dei suoi fidanzati: «Ho fatto lezioni di sesso in sette lingue», dice allegra. «Non sposerei mai un uomo povero»; «Trenta amanti suona meglio di dieci». Secondo i malpensanti, il video non era piaciuto all'Eliseo. Che prima ne avrebbe ordinato la sua eliminazione su YouTube per poi cambiare idea. Da qui la sua ricomparsa.



Nel video frammenti di vecchie interviste o bizzarri party in cui la presenza di Carlà non passa certo inosservata. Ma al centro del video dal titolo In the Tube with Carla, cliccatissimo prima di essere fatto sparire, ci sono soprattutto le dichiarazioni dell'allora top model sulle performance dei propri amanti.



Paillettes, sesso e potere, così il regista francese Thomas Cazals sintetizza il suo filmato sulla Bruni, realizzato con video - talvolta anche scandalosi - trovati su internet. In 27 minuti, il video ripercorre le fasi salienti della vita della Bruni, da giovane top-model "libertina" e strapagata fino al suo arrivo all'Eliseo come moglie del presidente.



Tra la coppia presidenziale e il web comunque si sa non corre buon sangue: a marzo rimbalzarono su alcuni siti notizie di presunte scappatelle all'ombra degli Champs-Élysées. Chiacchiere da blog, ma con tanto di nomi e cognomi: lui con l'aitante ministra all'ecologia, la campionessa di karate Chantal Jouanno, lei con il cantante Benjamin Biolay. Notizie smentite. Voci che costarono la poltrona a molti consiglieri del presidente, accusati di essere autentiche "gole profonde". I due cronisti che avevano messo sul sito del Journal du Dimanche - l'unico quotidiano che in Francia esca la domenica - la notizia del presunto tradimento reciproco inoltre sono stati poi licenziati.